La rissa di via Roma. Scattano altri cinque Dacur e quattro fogli di via

Nei confronti del secondo gruppo di partecipanti che era stato denunciato. Divieto di far ritorno in città per un anno e di stazionamento nei locali.

La rissa di via Roma. Scattano altri cinque Dacur e quattro fogli di via

La rissa di via Roma. Scattano altri cinque Dacur e quattro fogli di via

Quattro fogli di via e cinque Dacur, il Daspo urbano, per gli altri nove indagati per la rissa di via Roma del 24 marzo. Protagoniste dell’episodio sono due bande di egiziani, legate a due imprese edili che si contendono i cantieri della zona. Dopo le indagini dei carabinieri, infatti, a un primo gruppo di sette denunciati se ne sono aggiunti altri nove. E come già fatto per il primo gruppo, anche per il secondo la Divisione della polizia anticrimine della questura ha parallelamente provveduto all’emissione di altrettante misure di prevenzione nei confronti dei soggetti coinvolti. Il questore di Macerata, dunque, ha emesso quattro fogli di via obbligatori con divieto di far ritorno nel Comune di Macerata per un anno e 5 Dacur, il divieto di accesso e stazionamento nei pressi del locale pubblico ove era avvenuta la rissa e di tutti quelli vicini sino al centro città. Le misure di prevenzione anche in questo caso sono state graduate in funzione della tipologia dei reati e ai precedenti di polizia di cui sono gravati i soggetti coinvolti; per quattro di loro l’accesso è interdetto per un anno, per uno, che era già stato raggiunto da un altro Dacur in quanto coinvolto anche nella rissa della scorsa estate ai giardini Diaz, sarà vietato l’accesso ai locali della zona per due anni.

Diventano dunque in tutto 16 le misure di prevenzione nei confronti dei soggetti denunciati per la rissa. L’episodio di marzo si lega, come detto, a quello registrati lo scorso 21 agosto, quando tra i giardini e il terminal dei pullman in pieno giorno si affrontarono due bande di egiziani con bastoni e persino con un machete. Due 25enni rimasero feriti, per fortuna non in modo grave, e alla fine sette persone furono denunciate. Prima ancora, un altro scontro simile si era registrato il 17 marzo a Mogliano, dove un gruppo di egiziani si presentò dai rivali per un regolamento di conti. Anche in quel caso, l’oggetto del contendere sarebbe stata secondo gli inquirenti sempre l’attività edilizia della zona, su cui ognuna delle due imprese vuole avere una specie di monopolio. Evidentemente da allora non è stato ancora trovato un accordo per la spartizione dei cantieri. Ma la mano pesante delle forze dell’ordine e i provvedimenti emessi dalla questura dovrebbero indurre queste bande ad abbandonare comportamenti violenti.