GAIA GENNARETTI
Cronaca

L’antico stendardo recuperato e restaurato

Un antico stendardo ligneo del XVI secolo, attribuito a Nobile Di Francesco da Lucca, è stato presentato al Museo dell’Arte Recuperata di San Severino. Rinvenuto da Matteo Mazzalupi, l'opera proviene dalla chiesa dei Santi Martino e Gregorio di Vestignano e sarà esposta fino alla ricostruzione della chiesa.

L’antico stendardo recuperato e restaurato

L’antico stendardo recuperato e restaurato

Un antico stendardo ligneo, perfettamente conservato nella sua struttura, è l’opera presentata giovedì pomeriggio al Museo dell’Arte Recuperata. È stata notata dallo storico dell’arte Matteo Mazzalupi, nel gennaio 2022, in un sito di vendita di antiquariato, e subito ne ha individuato la paternità nell’artista Nobile Di Francesco da Lucca, nato in Toscana ma vissuto sempre a Caldarola. E lo stendardo proviene dalla chiesa dei Santi Martino e Gregorio di Vestignano. "Abbiamo voluto organizzare questo evento – afferma Barbara Mastrocola, direttrice del Marec – in occasione delle giornate per la valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico. Questo percorso è iniziato un paio di anni fa con Mazzalupi, che ci ha messo a conoscenza di quest’opera. Siamo riusciti a trovare un benefattore che vuole rimanere anonimo che l’ha acquistata e noi ci siamo preoccupati di sostenere i costi del restauro conservativo grazie anche all’8xmille. L’abbiamo presentata in questi giorni anche perché ricorre il quarantesimo anniversario dal concordato per la promozione dei beni culturali ecclesiastici. L’opera rimarrà esposta al Marec finché non sarà ricostruita la chiesa dei Santi Martino e Gregorio".

Lo storico dell’arte Mazzalupi ha raccontato di aver notato lo stendardo in un sito utilizzato da antiquari per la vendita delle opere: "Era segnalato come stendardo del XVI secolo e riconobbi subito che si trattava di un oggetto che proveniva dalle nostre parti e chi fosse l’autore. Il collegamento successivo con Vestignano di Caldarola è stato possibile perché su una delle due facce dello stendardo è ritratto San Martino nell’atto di donare un pezzo della sua mantello a un povero nudo. In una mano il santo tiene il modellino di un centro abitato fortificato e di forma triangolare con due torri in basso e una in alto. Nella chiesa di Vestignano ci sono due affreschi dei De Magistratis e anche in quelli San Martino tiene in mano un modellino di simile aspetto. Così mi sono adoperato affinché tornasse nel suo luogo d’origine".

Lo stendardo, eseguito intorno al 1520, era utilizzato per le processioni e probabilmente venne commissionato da una confraternita. "Dell’opera non c’è nessuna notizia e nessuno a Vestignano ne ha memoria – precisa Mazzalupi – quindi probabilmente fu alienato in tempi antichi. La parte pittorica non è in buone condizioni. Invece lo stendardo ligneo, la struttura, è praticamente integra".