LORENZO MONACHESI
Cronaca

L’attrice Guerritore in scena a Treia: "Do voce e cuore a Dolores Prato"

Stasera la lettura a teatro di "Giù la piazza non c’è nessuno". Un’autobiografia profonda e viva della scrittrice

Stasera la lettura a teatro di "Giù la piazza non c’è nessuno". Un’autobiografia profonda e viva della scrittrice

Stasera la lettura a teatro di "Giù la piazza non c’è nessuno". Un’autobiografia profonda e viva della scrittrice

"Sono rimasta sorpresa dalla prosa di Dolores Prato capace, dopo tanti anni, di rendere immagini della sua infanzia in modo così vivo e preciso da diventare stupefacente". È quanto dice Monica Guerritore (foto) che alle 21.15 di oggi darà voce, nel teatro di Treia, ai passaggi più intensi della nuova edizione di "Giù la piazza non c’è nessuno", edito da Quodlibet, a cui la scrittrice ha affidato la sua autobiografia. "Ho letto – dice Guerritore – con estremo piacere questa edizione e sono rimasta colpita perché quelle pagine danno la sensazione di vedere un film dai colori vivissimi, di toccare con mano le interazioni tra i personaggi, sembra che la fantasia non abbia veicolato nulla. Le immagini sono limpide e precise".

Guerritore, lei aveva già avuto l’occasione di conoscere questa autrice della quale Treia propone da tempo una serie di celebrazioni?

"Il suo nome mi era noto. Ho frequentato poetesse e donne che hanno avuto una vita travagliata le cui qualità da artiste non sono state colte subito. Ho conosciuto Dolores Prato ma non a fondo e in modo così vivo come emerge da questo libro".

C’è Treia sullo sfondo di quel romanzo, quale idea si è fatta di questo paese?

"Sono pagine sulla famiglia, sui suoi riti, sulle relazioni. Sono molto curiosa e il mio lavoro mi porta in tante città e paesi, mi manca Treia e sono contenta di venirci".

Cosa deve avere un testo o un copione perché lo senta suo e lo abbracci?

"In questo caso si tratta di una lettura e non di un testo da mettere in scena. Ho detto sì dopo aver letto il romanzo della Prato perché sono stata catturata sin dalle prime pagine. Non mi tiro indietro se c’è la possibilità di far vivere queste voci così forti, del resto è la nostra missione di attrici".

Dalla scrittrice Dolores Prato ad Anna Magnani, quando inizieranno le riprese del film sulla grande attrice?

"I film sono bloccati non ricevendo quei finanziamenti indispensabili per la produzione. Questa situazione impoverisce il nostro cinema e io sarò costretta a chiedere sostegno al pubblico attraverso una raccolta fondi".

Qual è la particolarità di questo suo film?

"Racconto Magnani nella notte che vince l’Oscar, un giorno che doveva essere splendido si rivela invece freddo e doloroso perché dopo quel riconoscimento mondiale viene messa da parte. Lei ha vinto quando non andava più di moda, quando la gente della strada veniva portata sul set e una come lei era diventata ingombrante. Così è tornata al teatro, ma poco dopo si è ammalata e Rossellini le è rimasto accanto fino alla fine".

Tornando al discorso di prima, è un altro caso di una donna le cui doti non sono state riconosciuto del tutto.

"Mi viene in mente la frase "Una donna non muore se da un’altra parte, un’altra donna, riprende il suo respiro" della tunisina Helene Cixous. Io do corpo, cuore e forza a Dolores Prato e ad Anna Magnani".