REDAZIONE MACERATA

Legge urbanistica regionale: "Metterà in difficoltà i Comuni"

La nuova legge urbanistica regionale prevede l'approvazione in consiglio comunale per chiudere il balcone della propria casa e aumentare la cubatura. Il Pd la critica perché aumenta la burocrazia e complica la vita a cittadini e amministratori.

Legge urbanistica regionale: "Metterà in difficoltà i Comuni"

"Con la nuova legge urbanistica regionale chiudere il balcone della propria casa e aumentare del 20% la cubatura sarà un atto che dovrà passare in consiglio comunale, accompagnato da una dichiarazione di pubblica utilità". Maurizio Mangialardi, consigliere regionale Pd, ha così spiegato la nuova proposta urbanistica che la giunta Acquaroli si appresta a varare e contro la quale il Pd sta battendo il territorio per spiegare "che è una riforma sbagliata, perché incrementa la burocrazia e metterà in difficoltà i Comuni", hanno detto gli esponenti Dem ospiti dell’incontro che si è tenuto a Civitanova. Sul tema ‘La nuova legge urbanistica delle Marche complicherà la vita a cittadini e amministratori?’ si sono confrontati anche la relatrice di minoranza Anna Casini, Achille Bucci, già dirigente del servizio Urbanistica della Regione, Romano Carancini, consigliere regionale Pd, Andrea Gentili sindaco di M. S. Giusto, Lidia Iezzi e Francesco Micucci, consiglieri comunali Dem a Civitanova. Al centro del dibattito il cambiamento della legge vigente sul Piano Casa, dal 31 dicembre 2023. "La legge - è stato detto - sarà in vigore dal primo gennaio 2024 ma diventerà operativa dopo 48 mesi. In mezzo un regime transitorio". È composta da 36 articoli "complessi - attacca il Pd - intrisi di procedure, inapplicabili. Per le fasi di partecipazione e pubblicazione si torna alla normativa del 1942, al Duce!". "Come se non bastasse - è la conclusione - la legge prevede l’emanazione di ulteriori 15 interventi normativi tra regolamenti e atti di indirizzo. Volevano una legge sintetica, ne vareranno un vuota di contenuti".