"Lesioni ai danni di una neonata". La sentenza assolve ginecologo

Nacque con quattro giri di cordone ombelicale intorno al collo. Il giudice ha accolto la tesi della difesa

Accusato di lesioni colpose gravissime ai danni di una neonata, partorita con quattro giri di cordone intorno al collo, è stato assolto ieri mattina il ginecologo Angelo Tenace, in servizio all’ospedale di Civitanova. In aula il medico ha dimostrato di aver rispettato correttamente i protocolli previsti per quelle circostanze. Si è chiuso così ieri pomeriggio, in tribunale a Macerata, il processo sulla dolorosa vicenda avvenuta il 21 febbraio del 2018. Quel giorno, in ospedale arrivò una donna incinta che aveva dolori fortissimi alla pancia. La paziente fu controllata, rassicurata e rimandata a casa, con l’invito a tornare nel pomeriggio, quando aveva già appuntamento con il suo ginecologo, il dottor Tenace. La puerpera fece così, segnalando al suo medico le fitte che avvertiva. Ma anche lui la tranquillizzò. Sia la donna che il marito, medico, provarono a insistere per un ricovero, segnalando che quei dolori andavano avanti da molte ore. Ma il dottor Tenace avrebbe detto che non era necessario, rispondendo al collega che non essendo ginecologo non poteva sapere cosa fosse opportuno fare in quelle circostanze. All’alba del giorno dopo, si ruppero le acque e la donna corse in ospedale dove appena arrivata, con un parto precipitoso, mise al mondo la bambina. Solo a quel punto i medici si accorsero che la neonata aveva quattro giri di cordone ombelicale intorno al collo: con il parto la piccola rimase soffocata, e la grave ipossia le provocò una encefalopatia ischemica, cioè un danno cerebrale purtroppo irrecuperabile.

I genitori denunciarono l’accaduto e il dottor Tenace finì sotto processo per lesioni gravissime. Secondo i consulenti della procura e della famiglia, il ricovero della puerpera avrebbe consentito di monitorare il battito fetale e scoprire il problema, evitando il parto naturale e salvando la piccola. La difesa ha invece sottolineato in aula come il ginecologo avesse rispettato tutti i protocolli previsti per quei sintomi in gravidanza, e che alla luce dei controlli fatti non era necessario alcun ricovero.

Nell’ultima udienza, ieri, il pm Rosanna Buccini ha chiesto la condanna a quattro mesi per il medico. Alla richiesta si sono associati gli avvocati Vaccaro e Nicola Perfetti, per i genitori e i nonni della bambina. L’avvocato Paolo Giustozzi, per l’imputato, ha invece sollecitato l’assoluzione ribadendo la correttezza del comportamento del medico. Alla fine il giudice Federico Simonelli ha assolto l’imputato "perché il fatto non costituisce reato", condividendo dunque la ricostruzione difensiva di quanto avvenuto e non ravvisando responsabilità in capo al medico per i danni riportati dalla bimba al momento della nascita.

Paola Pagnanelli