
L’ex primo cittadino Paolucci interviene nel dibattito sull’area nord della città.
"Fino al 2014 i lavori nell’area ex Ceramica erano in corso e si sono interrotti dopo, quando l’impresa ha capito che le promesse dell’allora sindaco Francesco Acquaroli erano carta straccia e che l’amministrazione in carica non aveva più fiducia nei suoi confronti. Si tratta quindi non di una "incompiuta ereditata" ma di una "incompiuta provocata" dall’attuale giunta". Parole al vetriolo quelle che l’ex sindaco Sergio Paolucci (nella foto) rivolge nuovamente al primo cittadino Noemi Tartabini sulla situazione dell’area a nord di Porto Potenza, rimasta inquinata anni fa a causa di diverse sostanze tossiche.
"Consiglio al sindaco Tartabini di consultare il vocabolario prima di ricorrere a definizioni inappropriate verso di me, come "insurrezione scomposta" - dice Paolucci -. Ribadisco il giudizio sull’immobilismo della sua amministrazione. La mia giunta ha approvato progetti, varianti e convenzioni sull’ex Ceramica, e si è prodigata per l’avvio dei lavori e per la bonifica ambientale (attuata al 50%), oltre alla costruzione della scuola. L’attuale amministrazione in 10 anni è stata a guardare a braccia conserte e senza incidere – aggiunge -, spacciando ora come meritori quelli che sono atti burocratici dovuti (rilascio permessi di costruzione) e nascondendo la figuraccia con l’apertura della strada di lottizzazione, due anni dopo la conclusione dei lavori". Ma il suo affondo non finisce qua.
"Al sindaco Tartabini consiglio il ripasso della pratica: Ecocittà non doveva realizzare la nuova scuola elementare in quell’area, ma era obbligata a pagare i costi per la sua costruzione – riprende Paolucci -. La scuola non è stata realizzata perché in due anni il Comune non è stato in grado di svolgere la gara d’appalto a causa dell’ostruzionismo dell’opposizione. Terminato il mandato della mia giunta l’impresa, che aveva intuito le intenzioni della nuova amministrazione, ha rinunciato all’aumento di volumetria e al conseguente pagamento della scuola. L’aula magna e la palestra non erano previste nel progetto perché non erano sufficienti le risorse finanziarie, ma era stato programmata la loro realizzazione con interventi successivi. Ricordo che il comitato "Nuova Scuola Parliamone" ha sindacato i contenuti del progetto, non la realizzazione della scuola".