LORENA CELLINI
Cronaca

Macchia nera in acqua, scatta lo stop ai bagni

Sversamento di liquido maleodorante davanti al fosso Maranello, divieto di balneazione in 12 chalet. In azione l’Arpam per le analisi

Macchia nera in acqua, scatta lo stop ai bagni

Macchia nera in acqua, scatta lo stop ai bagni

Scarico di liquami abusivo in mare, scatta l’ordinanza di divieto di balneazione sul litorale nord. Interessa un tratto di 680 metri e coinvolge dodici chalet, dalla concessione 22 alla 32: G7, Hosvi, Bagni Galliano, Dune, Galileo, Federico, Rocchi Maria (Cencette), La Sirenetta, Son Amar, San Marco, Golden Beach, Re Sole. Una grossa chiazza marrone e maleodorante si è allargata ieri mattina davanti alla foce del Maranello. Una tegola alle soglie del primo week end da pienone in spiaggia, e un danno ambientale provocato dallo sversamento illegale nella rete che raccoglie le acque piovane. Le indagini hanno localizzato il luogo dello scarico all’altezza di via Regina Elena (zona centro), e gli elementi raccolti saranno inoltrati alla procura per la contestazione dei reati. Ma non si esclude nemmeno l’ipotesi del cattivo funzionamento di un by pass che avrebbe dirottato i liquami nelle condotte sbagliate. Sul posto ieri tecnici dell’Arpam, carabinieri, la capitaneria di porto, la polizia municipale, personale dell’ufficio tecnico comunale e una squadra dell’Atac, che ha tamponato il flusso, circoscritto il fenomeno e bonificato. La prima segnalazione dei liquami lungo il fosso è arrivata proprio al centralino Atac. Il presidente Massimo Belvedersi assicura "che lo sversamento non dipende da guasti o malfunzionamenti della rete delle acque nere. Uno scarico abusivo avvenuto attraverso tombini oppure con un allaccio abusivo. Il liquido è defluito da un canale deputato solo allo scorrimento di acque bianche, quindi nessun problema alla rete fognaria che continua regolarmente a portare le acque nere verso il depuratore".

Ieri i tecnici dell’Arpam hanno effettuato sondaggi lungo il fosso Maranello e nelle acque del mare, quattro campionamenti, per poi definire il tratto di mare interessato e il livello di contaminazione. Il sindaco Fabrizio Ciarapica, in conseguenza, ha dovuto firmare lo stop ai bagni e la costa sarà riaperta alla balneazione con ulteriore ordinanza solo dop l’esito favorevole delle contro analisi dell’Arpam.

"Un grave gesto – ha commentato Ciarapica – che abbiamo segnalato alle autorità competenti con l’auspicio di risalire al responsabile di questo scempio ambientale. Nessuna tolleranza, siamo in piena estate, abbiamo appena ricevuto la 21esima bandiera blu. Monitoreremo la situazione per ripristinare quanto prima la balneabilità".