Le Marche tornano gialle da lunedì. Si allenta la pressione sugli ospedali

L’annuncio di Acquaroli dopo due settimane di arancione. Il contagio in provincia continua a rallentare, ma a un ritmo più basso rispetto alle scorse settimane

Operatori sanitari dell’ospedale di Macerata (foto Calavita)

Operatori sanitari dell’ospedale di Macerata (foto Calavita)

Macerata, 19 febbraio 2022 - Dopo due settimane in zona arancione, da lunedì le Marche tornano in zona gialla. Lo ha annunciato ieri il governatore Francesco Acquaroli. Un passaggio atteso, visto che da diversi giorni il tasso di occupazione di posti letto in terapia intensiva da parte di pazienti Covid è al di sotto della soglia limite del 20% (ieri era al 12,8%), e anche quello dei posti in area medica è in discesa sotto alla soglia limite del 30% (ieri era al 27,7%). Le restrizioni si allentano per i soggetti non vaccinati, in particolare per quel che riguarda gli spostamenti, mentre poco cambia – perché nulla era cambiato – per chi è vaccinato.

Marche in zona gialla: le nuove regole e cosa cambia - Covid Marche: bollettino del 18 febbraio 2022 

Le Marche tornano dunque in giallo, dopo le polemiche delle scorse settimane, con il governatore Francesco Acquaroli che aveva contestato la scelta del governo, in una fase in cui il contagio era in calo. Il ritorno in una condizione con meno limitazioni, del resto, coincide con il graduale miglioramento del quadro pandemico regionale, anche se il calo dei contagi, dopo la veloce discesa iniziata il 27 gennaio e proseguita fino al 10 febbraio, è adesso molto più lento. Per rendere l’idea, nel primo periodo il numero dei positivi in provincia di Macerata è quasi dimezzato (da oltre 10mila a poco più di 5mila), mentre nell’ultima settimana si è ridotto di circa 350 unità. È vero, comunque, che il calo continua, visto che l’incidenza per 100mila abitanti ieri è scesa sotto quota mille, da 1.038,96 a 989,47. E, soprattutto, comincia ad allentarsi in modo significativo la pressione sugli ospedali: i ricoveri passano da 340 a 318, 22 in meno nell’arco di 24 ore, 33 dei quali – 1 in più – in terapia intensiva. E si registra ancora un importante calo del numero delle persone in quarantena, passate da 28.826 a 27.629, 1.197 in meno. Il Servizio Sanità della Regione ha fatto sapere che ieri sono stati processati 6.470 tamponi, 4.744 dei quali nel percorso diagnostico e 1.726 nel percorso guariti. I nuovi positivi sono 1.873: 359 in provincia di Pesaro-Urbino, 546 in quella di Ancona, 428 nel Maceratese, 236 nel Fermano, 244 nel Piceno e 60 residenti fuori regione. Il tasso di positività è sempre alto, al 39,5% rispetto al 41,5% del giorno prima ed è questo il dato ancora "anomalo", visto che, pur in presenza di un numero di tamponi ridotto, quelli positivi continuano ad essere tanti (40 su 100).

Stabile, invece, il numero delle persone in isolamento domiciliare, 24.423 a 24.427, 3 in più, mentre gli attualmente positivi passano da 24.763 a 24.745, 18 in meno. Altro segnale importante: diminuisce anche il numero delle vittime. Ieri il bollettino ufficiale ha dato conto di quattro morti: un 85enne di Chiaravalle, una 92enne di Fano, una 82enne di Vallefoglia, un 82enne di Ancona. Va registrata però un’altra vittima (ne riferiamo a pagina 21): si tratta del 63enne recanatese Leandro Scocco. I pazienti Covid presenti negli ospedali della provincia di Macerata diminuiscono da 57 a 53: 4 in terapia intensiva, 15 in area semi intensiva, 25 in area non intensiva, 9 in pronto soccorso. Le persone in quarantena registrano un calo da 6.837 a 6.527, 310 in meno. Resta significativo il numero dei positivi nei vari comuni: a Civitanova sono 794, a Macerata 658, a Recanati 359, a Tolentino 431, a Potenza 364, a San Severino 238.