Matelica con Ancona, candidati a confronto

Botta e risposta tra candidati sindaci a Matelica sulla proposta di passare sotto la provincia di Ancona. Marcello Catena propone referendum consultivo, mentre Denis Cingolani critica l'idea sottolineando la necessità di sinergia e continuità con la provincia attuale.

Matelica con Ancona, candidati a confronto

Matelica con Ancona, candidati a confronto

Botta e risposta tra i candidati sindaci sulla possibilità di far passare Matelica sotto la provincia di Ancona. A proporlo è stato il leader di "Scegliamo Matelica" Marcello Catena: se eletto, tra le sue prime azioni amministrative, prevede "un referendum consultivo per chiedere il passaggio della nostra città, partendo dai servizi sanitari, alla provincia di Ancona. Il nostro è un quesito serio, basato sulla volontà di ricongiungimento con il nostro territorio economico e di servizi naturale. Si pensi alla sanità: per l’ospedale il pronto soccorso, Fabriano garantisce migliori viabilità e servizio. La nostra comunque non vuole essere una battaglia politica: se vinceremo le elezioni, ne discuteremo insieme e decideremo tramite referendum quale sarà la nostra provincia. Vogliamo dare una opportunità di scelta seria, perché Matelica ha bisogno di cambiare rotta".

Immediata la risposta del vicesindaco uscente Denis Cingolani, candidato per "Matelica il futuro è adesso": "A quanto pare ai nostri avversari è piaciuto il nostro programma e, a una settimana dalle elezioni, hanno fatto diventare loro la nostra proposta sulla sanità in merito all’accesso al pronto soccorso di Fabriano. È talmente piaciuta questa idea che l’hanno trasformata in un cambio di provincia. Tralasciando il costo dell’operazione e il fatto che comunque il referendum sarebbe solo consultivo e incerto negli esiti, se si pensa al caso di Comacchio, con un referendum nel 2013, che non ha ancora portato a nulla a 11 anni di distanza. Ci chiediamo come si possa parlare di territorio e di sinergia con gli altri enti e, contemporaneamente, tentare di erigere muri e creare divisioni. La mancanza di idee e contenuti porta a tirar fuori dal cappello dei nostri avversari – ha concluso Cingolani – un’idea utile a conquistare un po’ di visibilità. Noi preferiamo continuare a lavorare seriamente per dare un futuro degno alla città, consapevoli che per migliorare i servizi non sia necessario cambiare maglia e voltare le spalle a un’intera provincia".

Matteo Parrini