
L’avvocato Bernardo Giorgio Mattarella assisterà il comitato "No discarica"
Recanati (Macerata), 12 settembre 2020 - Anche il figlio del presidente della Repubblica, l’avvocato Bernardo Giorgio Mattarella, 52 anni, nato a Palermo e con studio legale oggi a Roma, scende al fianco del comitato "No discarica Recanati-Montefano". Fabio Lanari, presidente del comitato, lo ha annunciato l’altra sera durante l’incontro che si è tenuto nel quartiere Santa Lucia di Recanati chiedendo a tutti i presenti il massimo impegno e condivisione. Un bel colpo, anche mediatico, quello della presenza al loro fianco nella lotta contro l’insediamento di una discarica pubblica nel territorio Recanati-Montefano, del prof Mattarella, ordinario di diritto amministrativo alla facoltà di giurisprudenza dell’Università di Siena. È anche docente alla scuola superiore della pubblica amministrazione.
Nel 2008 ha vinto il Premio Giuseppe Mantellini" per la Scienza di Stato, conferito dall’Accademia nazionale dei Lincei. Ha avuto la voce spezzata dall’emozione Lanari quando ha annunciato questa inaspettata ma anche importante collaborazione. "In poco più di due mesi – ha detto – siamo cresciuti, ma il nostro obiettivo è quello di arrivare almeno a 10.000 iscritti. È importante raggiungere una massa critica tale da avere un peso non solo sociale ma anche economico, perché, per portare a termine la nostra battaglia, occorrono risorse".
Molti sono i legali impegnati in questa battaglia, dallo Studio Merlini a Emanuela Pergolesi, da Paolo Tanoni fino al prof Mattarella che segue la vicenda da agosto e ora sta valutando quale sia la strada migliore da percorrere. Il comitato fa appello a tutti anche per contribuire alle spese che si stanno affrontando, oltre che per le pratiche legali per la comunicazione, l’organizzazione e gli aspetti tecnici. Sul tema della collocazione della nuova discarica provinciale la parola passa ora agli uffici tecnici dei Comuni delle macroaree individuate potenzialmente idonee per la localizzazione del nuovo impianto. Nei giorni scorsi è stato il presidente della Provincia, Antonio Pettinari, a chiedere che ognuno compili una scheda con l’individuazione di tutti i vincoli e tutele presenti su ogni territorio comunale tali da comportarne la totale o parziale inidoneità.