PAOLA PAGNANELLI
Cronaca

"Vogliono che paghi il canone per un monitor"

Macerata, ispettore Rai nella tabaccheria Giustozzi: trasmette solo l’estrazioni del Lotto

Paolo Giustozzi con la moglie Emanuela Morresi

Macerata, 6 novembre 2015 – Hai un videocitofono? La Rai potrebbe chiederti di pagare il canone, in base a quanto stabilito da un regio decreto del 1938. In questi giorni lo stanno scoprendo i tabaccai, per lo schermo su cui vengono mostrati i risultati del «10 e Lotto». Lo racconta Paolo Giustozzi, titolare del bar e tabaccheria di viale Don Bosco, con la moglie Emanuela Morresi. «Mercoledì è venuto un ispettore della Rai di Ancona – spiegano –, dicendoci che dato che abbiamo uno schermo, dobbiamo pagare il canone anche noi».

Il regio decreto infatti imponeva la tassa a tutti i possessori di «uno o più apparecchi atti od adattabili alla ricezione delle radioaudizioni». «Il monitor che ci hanno fornito in comodato d’uso i Monopoli di Stato – aggiungono i coniugi –, anche se sembra un televisore, in realtà mostra solo i risultati delle estrazioni del Lotto, e non può mostrare nient’altro, perché non c’è un collegamento con l’antenna, non c’è un cavo, non c’è nulla. Farebbe anche comodo un televisore, potremmo far vedere le partite ai clienti per esempio, ma non lo abbiamo, abbiamo solo questo monitor per far vedere le estrazioni. Eppure, pur avendo verificato anche andando sopra alla tabaccheria che manca il collegamento con l’antenna, l’ispettore ha ribadito che dovevamo in ogni caso pagare il canone».

La Rai sconta i mesi già passati e, per il periodo dal 15 ottobre fino alla fine dell’anno, si accontenta di 34 euro. «L’ispettore ci ha lasciato un bollettino da pagare, intestato alla Rai – prosegue Giustozzi -. Ho chiamato la Federazione italiana tabaccai a Roma, e mi hanno detto che era un’assurdità. Ma alla fine, anche se questo monitor non è per niente un televisore, e anche se non è mio perché ci viene dato solo in comodato, probabilmente se pago quello che mi chiedono faccio prima, altrimenti rischio di vedermi arrivare la cartella esattoriale con chissà quante maggiorazioni, sanzioni e interessi. Però mi sembra davvero una barzelletta».