ASTERIO TUBALDI
Cronaca

"Multe annullate, sapevo di aver ragione"

La soddisfazione di Euro Cacchiarelli, che aveva preso 56 contravvenzioni con l’autovelox di Recanati: "Strumenti non a norma"

Euro Cacchiarelli soddisfatto per l’annullamento di tutte le sue multe

Euro Cacchiarelli soddisfatto per l’annullamento di tutte le sue multe

Euro Cacchiarelli, un cittadino come tanti, è diventato un simbolo di resistenza contro le multe illegittime emesse dagli autovelox nella frazione di Romitelli di Recanati, lungo la strada Regina. Dopo anni di battaglie legali, ospitate anche nei grandi network nazionali e una determinazione incrollabile, ha finalmente visto annullate anche le ultime 12 contravvenzioni che pendevano sul suo capo.

Cacchiarelli, non si sa se la vicenda sia conclusa, ma di certo ne ha collezionati di successi e di soddisfazioni.

"Sì sì, io personalmente mi ritengo molto soddisfatto, però sono anche un po’ deluso perché gran parte dei cittadini, che hanno preso le multe irregolarmente, non hanno voluto combattere come ho fatto io, e questo mi dispiace. Ormai sappiamo che quasi tutti gli autovelox installati lungo le strade in Italia sono illegali, eppure i cittadini hanno continuato a pagare, diventando un bancomat per i Comuni. Mi dispiace, io capisco anche loro perché fare ricorso, mettere un legale o pagare 16 euro di marca da bollo, e poi perdere tempo al giudice di pace, tutto questo può essere un problema. Però io mi ritengo soddisfatto, perché personalmente ho combattuto questa battaglia convinto di essere dalla parte della ragione".

La vicenda inizia con l’arrivo di una raffica di multe per Cacchiarelli e i suoi familiari: ben 56 in poche settimane, di cui 35 solo a suo nome.

"Faccio quella strada da anni e prima non ho mai preso una contravvenzione. Mi sono chiesto: mi sono rimbambito tutto d’un tratto?"

L’autovelox, posizionato su una strada provinciale, si è rivelato essere non solo ingannevole, ma anche irregolare. Leiq quindi ha deciso di agire contestando le multe ricevute in ritardo e ricorrendo sia alla prefettura che al giudice di pace.

"La prefettura ha annullato 15 multe, ma inspiegabilmente ne ha lasciate in piedi 12. Così sono andato avanti da solo, senza un avvocato, grazie anche all’aiuto di un tenente della polizia municipale di Roma che mi ha guidato nei ricorsi".

Alla fine, il giudice di pace le ha dato ragione, annullando anche le ultime 12 contravvenzioni e ordinando il rimborso delle spese processuali. Oggi, con la sentenza favorevole, cosa vorrebbe dire?

"Levate quegli autovelox, non servono a niente. Avete la polizia municipale, mandatela a lavorare sul territorio".

Il suo messaggio è chiaro: la sicurezza stradale non si ottiene con strumenti ingannevoli, ma con un controllo efficace e trasparente.

Asterio Tubaldi