"Nel tiro a segno si vince con la testa"

Mosconi è il campione italiano Allievi, frequenta la seconda media: "Sono indispensabili la calma e la concentrazione"

"Nel tiro a segno si vince con la testa"

"Nel tiro a segno si vince con la testa"

Il cingolano Tommaso Maria Mosconi è campione italiano di tiro a segno, categoria Allievi. Frequenta con noi la seconda media. Lo abbiamo intervistato.

Da quanto tempo pratica questa disciplina?

"Sono due anni, ho iniziato quando ne avevo 10".

Come mai ha scelto questa attività sportiva?

"Mio nonno Alfio è un cacciatore e, stando con lui, ho cominciato a familiarizzare con le armi fin da bambino".

Qual è il percorso da seguire?

"Si inizia con il fucile ad aria compressa. Fino a 16 anni gare e allenamenti sono soltanto con questo tipo di arma. Poi si può passare al fucile a fuoco, con munizioni a palla, calibro 22".

Quanto e dove si allena?

"Mi alleno tre volte alla settimana a Jesi in uno degli impianti più rinomati d’Italia perché, per la carabina, vanta l’allenatore della Nazionale italiana di tiro a segno, Maurizio Ballirano".

A Cingoli c’è la possibilità di praticare questo sport?

"Sì, c’è un poligono di tiro a San Bonfilio dove ho iniziato anch’io e dove mi sono preparato per i campionati italiani che poi ho vinto a Bologna lo scorso 10 dicembre".

Com’è stato all’inizio?

"È stata dura, soprattutto quando sono passato a sparare in piedi, e non più da seduto, sia per il peso del fucile sia per la stabilità".

La concentrazione è importante?

"Si vince con la testa, non bastano gli allenamenti continui per migliorare la tecnica. Bisogna rimanere molto concentrati durante le gare controllando persino la respirazione. Mi ricordo una frase di Nicolò Campriani, oro olimpico a Rio de Janeiro, il quale ha detto che lui sparava sempre fra un battito di cuore e l’altro per evitare ogni minimo movimento del corpo. Difatti io sparo in apnea".

Come fa a gestire l’ansia della prestazione?

"È difficile spiegarlo: bisogna pensare solo a cosa devi fare per raggiungere il massimo punteggio complessivo".

Quali gare ha vinto finora?

"Oltre al titolo italiano, ho vinto due qualificazioni per il Trofeo Coni, quelle per il campionato d’inverno, otto campionati regionali e il Trofeo San Marino. Inoltre ho stabilito il record italiano nella mia categoria con 307,8 punti, che ancora detengo".

Ora su quale obiettivo si sta concentrando?

"Mi sto allenando per i campionati italiani di ottobre. Sarò sempre fra gli Allievi perché la categoria Ragazzi inizia a 14 anni".

Consiglierebbe questo sport agli amici?

"Conta molto il carattere, perché il tiro a segno non è solo una prestazione fisica. È necessario avere molta calma ed essere predisposto alla concentrazione".

Classe 2ª A