Omicidio di Pamela Mastropietro, slitta l’udienza sull’inchiesta bis

"Complici di Oseghale". Due stranieri indagati,. ma c’è il rinvio. per una mancata notifica

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Slitta al 18 ottobre l’udienza sull’inchiesta bis per l’omicidio di Pamela Mastropietro: la mancata notifica del processo a uno degli indagati ha imposto il rinvio. Il fascicolo fa riferimento alla ripetizione delle indagini sul delitto voluta dalla Procura generale di Ancona, a settembre del 2020. In base a questi ulteriori accertamenti, due cittadini originari del Gambia erano stati sospettati di aver aiutato Innocent Oseghale nell’uccidere e fare a pezzi la sfortunata 18enne romana, fuggita dalla Pars. In seguito però la procura generale ha ritenuto che gli elementi non fossero sufficienti, e ha chiesto l’archiviazione delle accuse. Contro questa richiesta, hanno fatto opposizione i genitori e i nonni di Pamela, chiedendo di approfondire alcuni aspetti significativi emersi nell’inchiesta bis. Il giudice per le indagini preliminari Claudio Bonifazi avrebbe dovuto esaminare ieri mattina il caso, ma dato che uno degli indagati non ha avuto notizia di questo procedimento, è stato necessario rinviare l’udienza per cercarlo e informarlo. Per lui era stato comunque nominato come difensore d’ufficio l’avvocato Federica Nardi, mentre l’altro indagato è poi assistito dall’avvocato Giuseppe Lupi. "Dispiace per questa richiesta di archiviazione – ha commentato al termine dell’udienza l’avvocato Marco Valerio Verni, parte civile per la famiglia di Pamela e zio della ragazza –, soprattutto perché la stessa Procura generale, nella sua richiesta, ammette che non si può escludere in termini di certezza che ci fossero delle altre persone in casa di Oseghale al momento dei fatti".

Paola Pagnanelli