Ospite in casa di un amico, lo deruba, ma poco dopo viene arrestata dalla polizia. L’altra sera, una pattuglia del commissariato di Civitanova ha portato in carcere, a Pesaro, una tunisina di 35 anni con l’accusa di furto. La donna dovrà rispondere anche della violazione del foglio di via. Si trovava nell’appartamento di un conoscente, a Civitanova, che ha chiamato il 113, quando si è accorto che gli erano spariti ben 2.500 euro. I poliziotti sono arrivati nell’abitazione verso le 20, ma l’arresto è maturato qualche ora dopo: il tempo necessario per organizzare l’intervento di personale femminile, per potere effettuare la perquisizione personale della magrebina. Che infatti, nascosto addosso, aveva il denaro mancante dai cassetti dell’abitazione, tutti i 2.500 euro. La 35enne non ha opposto resistenza e adesso è in cella in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto. La donna è conosciuta alle forze dell’ordine. Per molto tempo, infatti, è stata l’incubo di alcuni commercianti del centro, in particolare di un bar di via Mazzini ("La Zebra"). La titolare era costretta a chiamare continuamente la polizia e i carabinieri per contenere le intemperanze delle tunisina che, spesso sotto l’effetto dell’alcol, assumeva atteggiamenti aggressivi e così esasperanti, al punto che la barista è persino ricorsa a un appello al questore di Macerata, affinché fossero presi finalmente dei provvedimenti. E non è la prima volta che la 35enne è arrestata. Alcuni mesi fa, infatti, la tunisina fu portata in carcere per avere rapinato vicino alla piazza una donna del proprio cellulare.
re. ma.