Pakarov e la provincia

Pakarov   e la provincia

Pakarov e la provincia

Com’è cambiata la provincia, anche quella maceratese, dai primi anni Duemila: l’arrivo del lavoro liquido e quello di internet, la fine delle ideologie e la sfrenata mercificazione del paesaggio. Temi a cui Luca Pakarov (nella foto) ha dedicato le sue attenzioni per scrivere ’Cesco e il grande tossico’, edizioni Fandango Libri. Il romanzo verrà presentato stasera dai Teatri di Sanseverino nell’ambito della rassegna "Incontri con l’autore". La storia è quella di Cesco che, dimesso dall’ospedale con il naso maciullato per le percosse del suo spacciatore di riferimento, decide di darsi una ripulita e provare a stare lontano dai brutti giri dove c’è ovviamente il suo spacciatore: il Grande Tossico detto GT, di cui è il protetto, la tetra casa sulla collina, le sue scorte di eroina e Garbo, con cui condivide la passione per la droga e la sudditanza a GT. Luca Pakarov dipinge in questo suo esordio alla narrativa uno spaccato spietato della provincia italiana dei primi anni 2000 attraverso le avventure quasi picaresche di un gruppetto scalcagnato di tossici, con un sorriso sempre a fil di labbra e una capacità di scrittura alla John Fante.