
Pamela, l’ira della mamma: "Il padre di Ilaria Salis dovrebbe vergognarsi"
"Roberto Salis vergognati! Nei miei confronti commenti riprovevoli". Alessandra Verni, la mamma di Pamela Mastropietro, la diciottenne di Roma uccisa e fatta a pezzi a Macerata il 30 gennaio 2018, si scaglia contro il papà di Ilaria Salis. Venerdì, giorno della scarcerazione della maestra monzese – l’attivista trentanovenne che dopo sedici mesi di carcere a Budapest e venti giorni ai domiciliari, torna in Italia perché eletta al Parlamento europeo –, la madre di Pamela ha pubblicato su Facebook screenshot contenenti alcune frasi scritte da Roberto Salis nel gennaio 2023.
Quest’ultimo infatti l’anno scorso, sui social, aveva commentato l’acceso diverbio avvenuto in aula della Corte d’Assise d’Appello di Perugia tra la Verni e l’assassinio della figlia, Innocent Oseghale. Era stato sfiorato lo scontro. Il nigeriano aveva rivolto la frase "Basta persecuzione giudiziaria" alla donna, la quale aveva reagito provando a scagliarsi contro di lui: "Dimmi… dimmi che vuoi". Tra i due si erano interposti i carabinieri e gli agenti di polizia penitenziaria e lo scontro era stato scongiurato.
In quell’occasione Roberto Salis aveva commentato su X un articolo che riportava la notizia: "È difficile da dirsi, ma credo che la madre sia l’ultima persona che deve parlare. La figlia faceva abuso di alcol da quando aveva 12 anni e a 18 era tossicodipendente. Lei dov’era?". E ancora: "Nessuno merita una fine simile (rivolgendosi all’assassinio brutale della ragazza, ndr), ma la madre che cavalca l’opinione pubblica non avrà mai alcuna approvazione da parte mia. I figli vanno accuditi. È l’unica differenza tra gli uomini e le bestie". Ora che Ilaria Salis (con manette e catene in aula fino a poco tempo fa) è stata liberata e torna in Italia, la Verni fa una riflessione: "Sono fortunati i genitori che possono riabbracciare i propri figli. Io non posso. Non vedo l’ora che arrivi quel giorno anche per me e la mia cucciola. Quanta cattiveria leggo nelle parole di Roberto Salis nei miei confronti. Il consiglio che vorrei gli arrivasse è portare rispetto, perché per fortuna sua non vive il mio stesso dolore. Non mi interessa la sua approvazione. Io vado avanti. E tu – conclude rivolgendosi direttamente a lui – non sei Dio per poter puntare il dito e giudicare le persone".