Paragone di don Leonesi, spunta uno striscione al Duomo

Macerata, dopo il confronto del parroco dell’Immacolata tra aborto e pedofilia: "Da Macerata a Varsavia, nessuna omelia sul corpo delle donne". Potere al Popolo: "Il vicario chieda scusa"

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Macerata, 4 novembre 2020 - "Da Macerata a Varsavia, nessuna omelia sul corpo delle donne ", questo il testo che si legge sullo striscione comparso davanti al Duomo di Macerata. È una delle tante reazioni alle parole del parroco dell’Immacolata, don Andrea Leonesi , pronunciate nell’omelia del 27 ottobre. In quell’occasione, il vicario del vescovo aveva detto: "Possiamo dire tutto, ma l’aborto è il più grande degli scempi. Mi verrebbe da dire una cosa: ma è più grave un aborto o un atto di pedofilia? " e ancora "Non è che voglio dire che la pedofilia non sia niente, è gravissima. Ma che cosa è più grave? " Il vescovo di Macerata, Nazzareno Marconi , si è pronunciato ieri a difesa del suo vicario spiegando come questi abbia voluto mettere in guardia da una mentalità imperante "con il linguaggio provocatorio del pensiero e della riflessione, tipico di una omelia".

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Intanto si moltiplicano gli interventi di condanna delle parole del sacerdote. Ultimo quello di Strada Comune - Potere al Popolo, a firma di Alberto Cicarè: " Macerata non è don Leonesi. Siamo molto più di questo – scrive –. L’omicidio di Oseghale. L’attentato di Traini. Le forzature di Pignataro. E adesso, gli sproloqui contro tutte le donne da parte di don Leonesi. Macerata si sta abituando a finire in prima pagina per motivi tristi, se non drammatici. Non ne possiamo più". Chiede al sindaco Parcaroli e al vicesindaco D’Alessandro di esporsi pubblicamente " condannando l’accaduto che sta macchiando l’immagine della città di Macerata in tutta Italia. Invitiamo le cittadine e i cittadini a partecipare al presidio indetto da Non Una di Meno per sabato alle 15.30 in piazza Vittorio Veneto. Invitiamo cittadine e cittadini a isolare la parrocchia dell’Immacolata in ogni modo finché non saranno formalizzate delle scuse all’intera comunità cittadina ".