LUCIA GENTILI
Cronaca

"Per Rambona appello a Mattarella"

L’abbazia di Pollenza abbandonata, una raccolta firme sarà inviata al presidente, alla premier e alla Regione

"Per Rambona appello a Mattarella"

L’interno dell’abbazia puntellato

Una raccolta firme e una petizione online per salvare l’Abbazia di Rambona, a Pollenza, edificio di grande rilevanza storico-artistica, una delle poche testimonianze rimaste in Europa dell’architettura carolingia, minacciata da infiltrazioni e incuria.

La chiesa è inagibile e chiusa dal terremoto del 2016. In pochi giorni sono state raccolte circa 900 adesioni. Prima firmataria, l’associazione Arte per le Marche; hanno aderito anche il sindaco Mauro Romoli e altre associazioni, come la Pro Rambona – nata nel 1998 per promuovere attività in questa frazione –, la Pro Loco Corporazione del Melograno e i cittadini. La comunità è compatta su questo fronte.

L’intervento di riparazione strutturale è stato trasferito dalla competenza del ministero per i beni e le attività culturali alla Diocesi di Macerata, con il decreto del 30 dicembre 2020. "A distanza di otto anni non sappiamo quale sia il futuro dell’edificio. Le infiltrazioni d’acqua mettono a rischio un immenso patrimonio artistico e architettonico – spiega Arte per le Marche –. La raccolta firme sarà inviata al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alla premier Giorgia Meloni, al ministero per i beni e le attività culturali e al presidente della Regione Francesco Acquaroli. L’obiettivo è far conoscere la situazione dell’abbazia. Lanciamo un appello alle istituzioni, di ogni ordine e grado". Questo il testo della petizione: "La storia di ogni uomo è legata alla sua terra, alle pietre e al nome che esse portano. La nostra è legata alla preziosa abbazia di Rambona, un gioiello del patrimonio culturale, religioso e storico chiuso da troppo tempo e in stato di rovinoso abbandono. Riconosciuta come monumento nazionale fin dagli inizi del ‘900, l’abbazia rappresenta un pezzo fondamentale della nostra storia e della nostra identità. Ma, nonostante il suo inestimabile valore, per anni è stata trascurata e oggi rischia di scomparire. È perciò urgente prendere provvedimenti per proteggere e restaurare questo importante bene culturale: la sua perdita sarebbe una perdita per tutti noi e per le future generazioni. La storia, la cultura e l’identità di un popolo meritano di essere tutelate". Si invita a firmare "per richiedere alle autorità competenti di intervenire per la salvaguardia dell’abbazia".

Arte per le Marche ha contattato anche il professor Gerardo Villanacci, presidente del Consiglio superiore beni culturali e paesaggistici.