Procedono i Nas di Ancona nell’indagine sul caso delle carcasse di 170 maiali abbattuti in Lombardia perché affetti da peste suina e lasciati all’interno di container parcheggiati su una piazzola di via Terracini, nella zona industriale di Santa Maria Apparente, interessata da uno sversamento di liquami fuoriusciti dai mezzi. L’autorità giudiziaria ha disposto che i veicoli, una volta sigillati e stagnati per evitare ulteriori fuoriuscite di liquami, potessero ripartire alla volta di Latina per raggiungere il centro di smaltimento in cui erano diretti nel trasporto autorizzato, e partito da un allevamento di Lodi colpito dal virus, organizzato con una ditta del maceratese specializzata in queste operazioni.
Il piazzale, in cui nella tarda serata di domenica, su segnalazione di un residente, sono intervenuti i tecnici dell’Arpam e dell’Ast, i vigili del fuoco e pattuglie della polizia municipale e dei carabinieri, è stato completamente bonificato e al suo interno è rimasta soltanto la cisterna utilizzata per contenere tutto il materiale contaminante aspirato durante la sanificazione dell’area e si è in attesa che l’Ast disponga la collocazione. Quanto all’inchiesta, dovrà determinare se ci sono state violazioni al protocollo sanitario che accompagna questo tipo di trasporti e anche per quale motivo il carico ha fatto sosta a Civitanova, con gli inquirenti che ipotizzano che i mezzi fossero lì addirittura fin da sabato. Poi, domenica sera la fuoriuscita di percolato che si è mescolato alla pioggia caduta nelle ore successive, con il liquido infetto che ha rischiato di raggiungere le fognature, rischio scongiurato dagli interventi di tamponamento e bonifica, con i tecnici del Comune che si sono adoperati per proteggere la rete fognaria anche attraverso cordoni di sabbia.
l. c.