Prezzi salati al supermercato: stop agli extra "Carne e pesce, ci buttiamo sulle offerte"

Famiglie tra gli scaffali alle prese con gli effetti di Covid e guerra: "Costretti a rinunciare ai vestiti e alle vacanze più costose"

C’è chi rinuncia ai dolci, chi al pesce fresco, chi risparmia sul pane. E c’è chi si è già organizzato per ridurre il periodo della solita vacanza. La regola per fare la spesa oggi, dopo due anni di Covid e con una guerra in corso nel cuore dell’Europa, tra le bollette alle stelle e gli aumenti del carburante e dei prodotti di ogni tipo, è di confrontare i prezzi e, quando possibile, acquistare i prodotti in offerta. Le famiglie si trovano costrette a fare i conti con il risultato di anni di crisi economica e ora, con gli effetti del conflitto di Putin, dai problemi col grano all’impennata del gas, tutto costa caro. E una famiglia non può fare a meno di risparmiare sugli extra: dalle ferie ridotte a un capo di abbigliamento in meno. Si dice addio agli sfizi, piccoli e grandi, e si taglia dove si può per fare quadrare i conti a casa. "Adesso non si butta via niente – dice Leo Alderuccio, padre di tre figli –, si sta più attenti. Il costo del pane è quasi raddoppiato, siamo passati da 1,50 a 2,50 euro, così anche la pasta. È aumentato il prezzo di tutto, basta pensare al carburante. Quest’estate, per limitarci con il viaggio, andremo in Puglia invece che in Sicilia, sono 700 euro risparmiati, più o meno. Nel mio settore, quello della ristrutturazione, il costo di alcuni materiali è raddoppiato. Si sta attenti anche alla caldaia. Noi, appena scoppiata la guerra, abbiamo spento il riscaldamento, per protesta". Alessandra Valenti, di Treia, non rinuncia ai gelati, "ma ai dolci sì. Non posso fare a meno di acquistare frutta, verdura e caffè, però adesso guardo le offerte e mi regolo di conseguenza. Sicuramente faccio qualche sacrificio, rinuncio a qualcosa per me, ma devo pensare anche ai miei gatti. Poi ci sono le bollette, per non parlare del carburante. Prima andavo sempre nello stesso posto per il rifornimento, adesso invece giro per tre o quattro posti prima di scegliere quello coi prezzi più bassi". Anche Sandra, buste della spesa in mano, sottolinea che "la spesa è raddoppiata. Carne, pesce, frutta, verdura, ogni prodotto costa tanto rispetto a prima. Sono preoccupata soprattutto per i miei figli". Un’altra mamma, Cinzia, di Macerata, tiene d’occhio le offerte. "Il costo della carne e del pesce è salito parecchio – ammette –. Con tutti i prezzi aumentati, bisogna ridurre la quantità o, magari, fare la spesa una volta di meno". "Noi non acquistiamo né verdura né carne, dato che abbiamo il nostro orto, eppure spendiamo dal venti al trenta per cento in più al supermercato rispetto a prima – spiega Eleonora Marcolini –. Tutto è aumentato. Magari non risparmiamo sulla spesa, ma ad esempio rimandiamo un acquisto di un capo di vestiario. Per quanto riguarda le ferie, quest’anno, se mio figlio andrà a fare una vacanza-studio all’estero, in famiglia faremo una settimana fuori anziché due". Giuliana Patrassi, anche lei mamma, fa bene i conti davanti agli scaffali del supermercato. "Adesso compro parecchia roba congelata, costa meno – spiega –. Prima invece preferivo il pesce fresco, ma di questi tempi bisogna stare attenti. Anche al banco dell’affettato, guardo bene le offerte. Il fronte vacanze? Ci sarebbe piaciuto andare all’estero, ma con tutte queste spese e un bimbo piccolo conviene stare in zona, penso che rimarremo nelle Marche. C’è anche il discorso dell’aumento delle bollette". "Ma i timori più grandi sono per il futuro – sottolinea –, mi chiedo se sapremo affrontare l’inverno, quando forse dovremo indossare un maglione in più piuttosto che accendere il riscaldamento.

Chiara Gabrielli