Primavera con l’ombrello "Piogge sopra la media, ma il rischio siccità rimane per l’estate"

Il climatologo Bisci: il 40% della risorsa idrica viene persa lungo la rete "I nubifragi apportano acqua troppo velocemente per essere assorbita".

Primavera con l’ombrello  "Piogge sopra la media,  ma il rischio siccità  rimane per l’estate"

Primavera con l’ombrello "Piogge sopra la media, ma il rischio siccità rimane per l’estate"

di Lucia Gentili

La pioggia è scesa (e ne scenderà parecchia anche nei prossimi giorni), ma non basta a fronteggiare la carenza di acqua. Il professor Carlo Bisci, geomorfologo e climatologo, docente di geografia fisica, telerilevamento e sistemi informativi geografici all’università di Camerino, nonché autore di oltre 150 pubblicazioni scientifiche, fa il punto.

Prof Bisci, aprile e maggio sono stati piovosi. Si prevede un’estate meno siccitosa?

"Non solo: quasi tutti i primi mesi del 2023 hanno avuto un po’ più di precipitazioni della media. Però, l’incremento non è ancora tale da consentirci di stare completamente tranquilli per l’estate: le abbondanti nevicate (molto efficaci per la ricarica degli acquiferi se il manto nevoso non è rapidamente disciolto da piogge) sono difatti in parte bilanciate dai numerosi acquazzoni e nubifragi che, pur alzando il valore delle precipitazioni totali, apportano acqua troppo velocemente per poter essere assorbita nel sottosuolo. E, quindi, non hanno quasi nessuna influenza sulle riserve idriche sotterranee".

Quali sono le previsioni per la bella stagione nel Maceratese?

"Non ho alcuna fiducia nelle previsioni meteorologiche locali che, per le nostre aree, vadano oltre una settimana o, al massimo, una decina di giorni; è però comunque possibile dare alcune indicazioni di massima, vista la situazione globale e in particolare alcuni indici come il Niño e la "Nao" (Oscillazione nord atlantica, ndr). È probabile che fin dalle prossime settimane possiamo avere invasioni anticipate dell’anticiclone nordafricano, nettamente più caldo di quello delle Azzorre, con temperature decisamente sopra la media, come già registrato ad esempio in Spagna negli ultimi giorni. Questo, però, non toglie che se arrivassero da nord perturbazioni di blocco le piogge, anche abbondanti, potrebbero arrivare a interessare intensamente pure la nostra regione, come è già avvenuto negli ultimi giorni in Calabria e Sicilia".

Quali sono i comuni della provincia in cui si registreranno le temperature più alte e più basse?

"È impossibile prevederlo con certezza, ma abbiamo la massima probabilità che la distribuzione delle temperature continui a seguire l’andamento degli anni precedenti, per cui il caldo più estremo si dovrebbe registrare nei centri urbani collinari (come per esempio Macerata e Treia) o di fondovalle (come per esempio Tolentino), abbastanza lontani tanto dal mare quanto dalle montagne, soprattutto nei punti in cui manca la protezione di un’adeguata vegetazione".

Resta comunque il problema della crisi idrica? Come prevenire?

"In realtà, la provincia di Macerata ha una notevole abbondanza di risorse idriche immagazzinate negli acquiferi calcarei dell’Appennino e, subordinatamente, del gruppo del Monte San Vicino. Il nostro problema principale è che una grande percentuale dell’acqua captata (in media intorno al 40%) viene persa lungo la rete degli acquedotti, di cui sarebbe indispensabile una manutenzione più accurata e frequente. Inoltre, una quantità notevole di acqua potabile viene usata anche per scopi (come l’irrigazione di prati e giardini, il lavaggio di strade e auto, il raffreddamento di impianti industriali, il funzionamento di fontane ornamentali ecc.), per i quali sarebbe sufficiente acqua di minore qualità, captabile per esempio da pozzi ubicati in prossimità dei fiumi principali".