Recanati, 29 novembre 2018 - Immortalata in una foto mentre fa il saluto romano, con una bambina in braccio. E' costato caro a Francesca Risito, avvocatessa di Recanati (residente a Loreto) quello scatto al corteo di Predappio (FOTO) del 28 ottobre scorso per l'anniversario della marcia su Roma. L'Ordine degli Avvocati di Ancona ha aperto un procedimento disciplinare nei confronti del legale.
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Quella stessa manifestazione era costata la sospensione da Forza nuova della militante Selene Ticchi, per aver svoggiato la maglietta con la scritta "Auschwitzland". Anche la Disney era intervenuta nella vicenda, definendo la cosa ripugnante.
La Risito non ci sta e difende "un diritto costituzionalmente protetto: la libertà di pensiero e di manifestare. È una demolizione dell'immagine professionale non ammissibile". La manifestazione di Predappio - spiega la professionista - era autorizzata dal Questore di Forlì, si svolge ogni anno e ci sono andata come faccio sempre, in memoria della marcia su Roma e di sua eccellenza Mussolini. La bambina è figlia di amici, sono stata fotografata a mia insaputa, non so perché. Forse perché sono donna, forse perché sono bionda. Le mie idee sono quelle. Non voglio ricostituire il partito fascista, nessuno a Predappio lo vuole, per me si tratta di una filosofia improntata alla disciplina e al rigore".
"L'Ordine degli Avvocati non bacchetta, segue le regole". Così in una nota il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Ancona. "Il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati non ha alcun potere disciplinare - si legge -. Il regolamento in vigore dal 2015 stabilisce che possa segnalare all'organo competente rappresentato dal Consiglio regionale di Disciplina, fatti che possano avere un qualche rilievo deontologico ascrivibile ad un iscritto. All'Ordine degli Avvocati di Ancona è stata consegnata in forma anonima copia della testata giornalistica che faceva riferimento ai fatti in oggetto".
"Nella seduta del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati del 5 novembre -, l'articolo è stato posto all'attenzione dei consiglieri i quali, a maggioranza, hanno deciso di chiedere all'avvocato Risito di rispondere circa il contenuto di tale articolo. La collega ha argomentato per iscritto le sue ragioni che sono state rimesse al Consiglio di Disciplina per le opportune valutazioni e decisioni. L'Ordine degli Avvocati ha adempiuto quindi ai suoi doveri senza esprimere considerazioni di carattere morale o politico".