REDAZIONE MACERATA

Schianto fatale con l’ultraleggero, chiesto un risarcimento da 20mila euro

Morrovalle, i proprietari del terreno dove cadde l’areo hanno fatto causa all’Avioclub. Nell’incidente perse la vita Marco Petri

I resti dell’areo dopo lo schianto

Morrovalle (Macerata), 3 febbraio 2015 – Finisce davanti al giudice civile l’incidente aereo che il 15 febbraio dell’anno scorso era costato la vita a Marco Petri, precipitato a bordo di ultraleggero su un uliveto a Massignano, sul Monte Conero. Ora l’azienda agricola La Pecorara, proprietaria del terreno sul quale il P-92 della Tecnam era caduto e si era incendiato, ha fatto causa all’Avioclub di Macerata, cui era intestato il velivolo. Attraverso l’avvocato Michele Di Ruggero l’azienda agricola chiede un risarcimento danni di 20mila euro: l’incidente aereo, stando alla consulenza di un perito di parte, ha provocato infiltrazioni nel terreno di olio e combustibile, la distruzione di alcune piante di ulivo, aggredite dall’incendio, oltre alla necessità di bonificare l’area dai detriti dell’aereo. Ieri in Tribunale, ad Ancona, è stato conferito al dottor Franco Fabietti, agronomo anconetano, l’incarico di perito per stabilire esattamente l’entità dei danni. La mattina del 15 febbraio Marco Petri, consulente informatico con la passione del volo (ereditata dal padre, generale dell’Aeronautica), era partito dall’aviosuperficie di Bore di Chienti a Morrovalle a bordo dell’ultraleggero, sul quale aveva volato tantissime volte. Aveva sorvolato il Monte Conero ma attorno alle 11, nel momento di virare per tornare a Morrovalle, il velivolo si era inclinato ed era caduto, fino a precipitare e incendiarsi. Stando alla relazione del consulente della procura di Macerata, l’incidente era avvenuto per una improvvisa turbolenza, che nemmeno il pilota più esperto avrebbe saputo governare. Il P-92 della Tecnam era risultato in buone condizioni ed era stato appena oggetto di manutenzione. La morte di Marco Petri aveva gettato nello sconforto gli amici di Civitanova e Macerata, i familiari e gli amici d’infanzia di Falconara, i volontari della Croce Rossa di Loreto, dove il 51enne faceva da anni volontariato.