Sentieri francescani nella terra dei Fioretti

Dieci comuni di Macerata e Fermo firmano protocollo per il 'Cammino nella terra dei Fioretti', valorizzando sentieri francescani per turismo religioso e culturale.

Sentieri francescani nella terra dei Fioretti

Sentieri francescani nella terra dei Fioretti

Nella sala consiliare di Montegiorgio, si è tenuta la cerimonia della firma del protocollo d’intesa che ha unito 10 comuni delle province di Macerata e Fermo per la realizzazione e promozione del ‘Cammino nella terra dei Fioretti’. Hanno aderito, per il Maceratese, Mogliano, Penna San Giovanni, Sant’Angelo in Pontano e Loro Piceno rappresentati dai rispettivi sindaci: Cecilia Cesetti, Stefano Burocchi, Vanda Broglia e Robertino Paoloni; per il Fermano partecipano Montegiorgio (capofila) poiché ha dato i natali a Frate Ugolino autore dei Fioretti di San Francesco, Falerone, Servigliano, Monte Vidon Corrado, Montappone e Massa Fermana. Il progetto è nato per valorizzare il Giubileo del 2025, ma soprattutto per ricordare l’8° centenario della morte di San Francesco d’Assisi nel 2026. Previsto il coinvolgimento delle Province di Macerata e Fermo, dell’arcidiocesi di Fermo, delle parrocchie, di alcune associazioni e strutture ricettive. L’iniziativa offre molte opportunità: promozione del territorio per finalità religiose, ambientali, culturali e turistiche; la riqualificazione, ma soprattutto la promozione dei vecchi sentieri utilizzati dai frati francescani con tappe nelle chiese e conventi nel territorio. Il sentiero complessivamente è lungo circa 70 chilometri, suddiviso in 5 sezioni, da percorre a piacimento. "Si partirà con la pulizia e manutenzione dei sentieri - spiega Cecilia Cesetti -, l’istallazione di apposita cartellonistica per renderli fruibili a residenti e visitatori, e si arriverà ad attivare sistemi di ricettività e promozione per il territorio". "Il progetto abbraccia varie anime – dichiara Vanda Broglia – di tipo religioso come il famoso cammino di Santiago di Compostela, ma ci porterà a riscoprire una forma di turismo lento che si lascia apprezzare per i suoi paesaggi, la gastronomia e la storia". "Dobbiamo metterci insieme per internazionalizzarci – dichiara Robertino Paoloni – in questa maniera potremo valorizzare le ricchezze dei nostri piccolo borghi". Il progetto, infatti, prevede anche il recupero di chiese e conventi di valore storico e artistico per renderli fruibili ai pellegrini.

Alessio Carassai