Sferisterio, Messi fuori dai giochi Ricotta: "Chi decide non è Parcaroli"

Il bando che esclude il sovrintendente ancora non c’è, ma i ringraziamenti del sindaco preludono a un addio. Il capogruppo del Pd: "Il primo cittadino è lui, le scelte le fanno altri. Ne tragga le conseguenze"

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Dopo il lungo e articolato consiglio di amministrazione di martedì che, di fatto ha chiuso la porta alla possibilità che Luciano Messi possa essere confermato come sovrintendente dello Sferisterio, sono le parole del sindaco e presidente dell’Associazione, Sandro Parcaroli, a far capire che siamo davvero arrivati ai "titoli di coda". Se, infatti, il bando per la nomina del nuovo sovrintendente, in cui verrà inserita la clausola della laurea come requisito obbligatorio (titolo che Messi non ha conseguito, essendosi fermato alla maturità scientifica) ancora non è stato scritto, il presidente Parcaroli in una nota ufficiale "desidera ringraziare il sovrintendente uscente Luciano Messi per la dedizione, l’impegno e la professionalità dimostrati in questi tantissimi anni all’interno dello Sferisterio, simbolo culturale della città". Parole che fanno pensare a un addio. Nella nota, inoltre, si precisa che a differenza delle indiscrezioni circolate secondo cui il sindaco sarebbe stato tra i pochi a volere la proroga di Messi, è stato il "cda a indire all’unanimità una manifestazione di interesse pubblico, tenuto conto che la legge non permette l’affidamento di incarichi diretti o il rinnovo di proroghe". Critiche sulla gestione delle nomine, però, arrivano dal consigliere Narciso Ricotta (Pd) che parla di "un’opera buffa in due atti" che dimostrano "l’incapacità del sindaco a svolgere il ruolo di indirizzo e coordinamento". Nel primo atto "si vede il cda che, invece, di essere intento a recuperare il ritardo nella programmazione della futura stagione si attarda nella confezione di un bando ad excludendum per sostituire Messi – incalza il capogruppo Ricotta –. Ma se si voleva sostituirlo, perché il bando non è stato fatto durante questo periodo? Ora avremmo già una piena operatività. Invece passeranno altri mesi in cui difficilmente, in assenza del sovrintendente, si potrà definire il cartellone del 2023. D’altro lato, non avendo fatto il bando era necessario proseguire il rapporto con Messi, ottimo professionista. Ma c’è da soddisfare la discontinuità e allora si butta via tutto quello che c’era prima anche se è di ottima qualità. Nel secondo atto la scena è ancora più esilarante, perché si vede un sindaco essere smentito nella scelta di proseguire il rapporto con Messi proprio dai membri del cda che lui stesso ha nominato. Viene da chiedersi: ma non si erano parlati prima? Il sindaco quando li ha nominati non ha condiviso con costoro un progetto per lo Sferisterio? Purtroppo pare proprio di no ed ancora una volta emerge l’inadeguatezza di Parcaroli che non riesce ad esercitare il suo ruolo politico-amministrativo. Il finale: nel mondo reale il sindaco avrebbe tratto le doverose conseguenze della sua incapacità a svolgere il ruolo di indirizzo e coordinamento che gli è proprio, ma siamo in un’opera buffa e lui seguita a fare il sindaco lasciando decidere agli altri".