
Simone Bisbocci era dipendente Unicam
Camerino (Macerata), 21 luglio 2023 – Un malore improvviso, fatale. E Simone Bisbocci, originario di Camerino, dipendente Unicam in servizio alla segreteria studenti nella sede di San Benedetto del Tronto-Biologia della Nutrizione, se n’è andato a soli 47 anni. La città ducale non riesce ancora a crederci e si stringe forte ai genitori Enzo e Adriana e al fratello Matteo. Una famiglia stimata e benvoluta, come lui. Tantissimi i messaggi di affetto, "Ciao Bisbo", Ciao Bobo", scrivono gli amici. "Il rettore Claudio Pettinari, il pro rettore vicario Graziano Leoni, il direttore generale Andrea Braschi e l’intera comunità universitaria – è il messaggio dall’ateneo – partecipano al dolore per l’improvvisa scomparsa di Simone, esprimendo alla famiglia le più sentite condoglianze. Simone ha sempre svolto il suo lavoro con competenza e professionalità, pronto a soddisfare le richieste delle studentesse e degli studenti, sempre con il sorriso sulle labbra". Viveva a San Benedetto da alcuni anni.
Bisbocci era uno sportivo; aveva giocato a calcio a cinque per tanto tempo, col Cus Camerino e poi con la Futsal Vire (Ascoli). "L’ultima volta che l’ho visto – racconta il sindaco Roberto Lucarelli – è stato ai Campionati nazionali universitari, aveva dato una mano. Simone è stato sempre un bravo ragazzo, attaccato a Camerino, dove tornava spesso, alla vita cittadina. Abbiamo passato infanzia e gioventù insieme, frequentavamo lo stesso bar, il Free Masons Tavern. Da ragazzo faceva parte dei Tamburini alla Corsa alla spada. La sua morte è una notizia sconcertante. Una grave perdita per Camerino. A nome mio, dell’amministrazione e di tutta la comunità, ci stringiamo alla sua famiglia". "Una crepa enorme nel cuore, ma ti ricorderemo sempre come quel ragazzo sorridente e solare", scrive un’amica. "Il vuoto più assurdo", è il pensiero dei suoi concittadini. "Sei stato il miglior segretario che noi studenti potessimo avere – aggiunge una ragazza –. Sempre sorridente, con la battuta pronta e pronto ad aiutarci in ogni occasione. Per tutte le volte che ti ho fatto dannare con il piano di studi, le fotocopie, il tutoraggio, il conteggio del voto di laurea. Eppure tu con pazienza e dedizione accontentavi ogni mio desiderio. Grazie per essere stata la nostra spalla quando un esame andava male, la nostra valvola di sfogo quando infierivamo contro i professori e grazie soprattutto per aver gioito e festeggiato ad ogni nostro traguardo. Unicam è stata fortunata ad averti, noi lo siamo stati".