Prima un urlo atroce, poi la frase "Smettila, lasciala stare". Un ragazzo, che vive nel palazzo di fronte al luogo dell’omicidio, racconta la scena. "Quando ho sentito gridare mi sono affacciato alla finestra – spiega –. Ho visto una donna a terra in una pozza di sangue. E un uomo vicino: nonostante lei fosse immobile ed esanime, lui ha sferrato un calcio fortissimo in testa. Ha camminato un po’ intorno e poi si è seduto sulla panchina. E la insultava. ”Ammazzatelo” ha gridato qualcuno dal bar. ”Ha un coltello, non avvicinatevi” ha risposto qualcun altro. Attimi terribili. Una scena atroce, non riuscivo a capire. Una donna nel frattempo aveva già chiamato i soccorsi". La salma della 45enne si trova all’obitorio di Macerata; solo dopo l’autopsia e il nullaosta dell’autorità giudiziaria, sarà fissato il funerale.
Ieri sera la passeggiata programmata alla scoperta delle bellezze di Tolentino, guidata da padre Massimo Giustozzo, priore della basilica di San Nicola, è stata trasformata in un momento di preghiera per Gentiana. Da località San Pietro fino in chiesa, dove c’erano anche gli amici di famiglia. Per domani invece, il sindaco Mauro Sclavi organizza una serata con tutte le istituzioni, a partire dal prefetto Isabella Fusiello, in memoria della donna uccisa, con diversi interventi.