
Stabiliti i criteri di priorità per l’assegnazione temporanea degli alloggi sostitutivi delle Sae non utilizzati. La giunta di Tolentino, per evitare che alcuni appartamenti realizzati o in via di realizzazione per l’emergenza abitativa causa sisma rimangano senza assegnatari, ha autorizzato l’assegnazione temporanea ad altri nuclei familiari. Tra questi, nuclei ospitati presso l’area container per ragioni legate al sisma 2016; nuclei che avrebbero avuto la possibilità di presentare domanda per l’assegnazione di alloggi sostitutivi delle Sae, ma che non hanno potuto farlo per scadenza dei termini, ora in Cas (contributo per l’autonoma sistemazione). E ancora, nuclei o soggetti singoli che, per ragioni di carattere sociale opportunamente evidenziate da relazione dei servizi sociali, si trovino nella necessità di reperire un’abitazione; nuclei che devono liberare le case in cui risiedono a causa dei lavori di ricostruzione conseguenti al terremoto, per il periodo previsto dalle normative. Infine, nuclei ospitati presso l’area container per ragioni diverse dal sisma. Ora, con una delibera di inizio settimana, la giunta Pezzanesi ha fissato i criteri per la formazione della graduatoria degli aventi diritto e della relativa assegnazione temporanea degli alloggi non utilizzati. Se il nucleo familiare è attualmente fuori Tolentino 5 punti, se è ospite di una struttura ricettiva o container 10 punti; con la presenza di uno o più disabili (percentuale superiore al 67%) 15 punti; presenza di una o più persone anziane (ultra65enni) 10 punti, presenza di minori con un solo genitore 10 punti e luogo di lavoro nel Comune di Tolentino 5 punti. In caso di parità di punteggio nella graduatoria, si procede a estrazione tra i nuclei che abbiano ottenuto gli stessi punti complessivi. Intanto procedono gli interventi di costruzione degli appartamenti e il sindaco evidenzia alcune criticità. "Entro la scadenza del mandato – spiega Pezzanesi – dovremmo riuscire a consegnare tutti gli alloggi sostitutivi delle Sae tranne i 48 di piazzale Battaglia". In questo piazzale ci sono due edifici in cantiere, uno da 48 appunto e un altro da 18. "Gli aumenti stratosferici dei costi dei materiali – prosegue –, la carenza di manodopera e la pandemia pesano. Le imprese edili, che hanno vinto gli appalti con il criterio del massimo ribasso, non ci stanno più dentro. Si tratta di problematiche note anche al commissario straordinario Legnini".
Lucia Gentili