
di Lorenzo Monachesi
"Ho fatto altre campagne elettorali, ma solo in campo accademico e mai per cariche politiche. Imparerò, spero". Il 71enne Fulvio Esposito, ex rettore dell’ateneo di Camerino (2004-2011) e docente emerito di Parassitologia, è stato candidato dal Pd nel collegio uninominale della Camera e adesso deve mettersi in gioco. "Chiederò qualche consiglio – aggiunge – a chi ne sa di più. Poi ho lavorato da tecnico nel ministero dell’Università dove ho conosciuto persone che possono darmi qualche dritta in questa fase. Io ci metterò fantasia e creatività. Non mi mancano le idee, il punto è scriverle in modo che possano arrivare agli elettori tenendo a mente che non è mai colpa del bersaglio qualora non si dovesse fare centro".
Esposito, i sondaggi fanno pensare che dovrà scalare una montagna, in altre parole non vi danno per favoriti.
"Ho delle perplessità su questi sondaggi, per esempio nessuno aveva preventivato che il Movimento 5 Stelle arrivasse al 32% nella consultazione elettorale del 2018. Dico solo che partiamo tutti da zero voti, vediamo quanti ne avrà ciascuno il 25 settembre".
Cosa l’ha spinta ad accettare la proposta di candidarsi?
"L’entusiasmo delle persone che mi hanno cercato chiedendomi la disponibilità. Non me la sono sentita di tirarmi indietro visti l’entusiasmo e la sincerità di chi ha avanzato la mia candidatura, poi penso di avere anche qualcosa da dire".
Due cose, la prima: chi le ha chiesto la disponibilità di candidarsi?
"La richiesta è venuta dal circolo di Camerino a cui si è aggiunto quello di Castelraimondo. La proposta ha poi seguito l’iter normale e dopo il via libera a livello provinciale c’è stato quello regionale e infine nazionale".
La seconda: cosa avrebbe da dire nel Palazzo qualora venisse eletto?
"Sono toscano ma sono ben radicato nel territorio e anche questo aspetto mi ha spinto ad accettare la candidatura. Ho trascorso due terremoti: nel primo la mia casa è stata danneggiata e l’ho sistemata, nel secondo è stata distrutta e l’ho ricostruita. Conosco, perché li ho vissuti, i problemi del sisma e della ricostruzione. Vorrei poi dare altre risposte: come attrarre i giovani e trattenerli nel territorio per rivitalizzarlo, perché ci sia sviluppo e crescita. Senza giovani non si va da nessuna parte".