Macerata, 3 maggio 2015 - ESPOSTO al rischio amianto, uno steward chiede all’Inps di riconoscergli i diritti che gli spettano. Ma per far valere la legge, ha dovuto fare causa. Protagonista della vicenda è Gianluca Carsetti, cinquantenne residente tra Matelica e Roma, dal cui aeroporto decolla e atterra da 26 anni con l’Alitalia. E’ lui stesso a raccontare la vicenda.
«Dal 1989 lavoro come assistente di volo con la nostra compagnia di bandiera – spiega –. Tempo fa, da altri colleghi ho saputo che era possibile chiedere una rivalutazione contributiva, ai fini della pensione, per chi aveva lavorato esposto all’amianto: gli aerei avevano diverse parti fatte con questo materiale fino a quando, nel 2003, è stata imposta la bonifica. Dunque, chi per da almeno dieci anni fino al 2003 aveva lavorato su un aereo poteva chiedere questa rivalutazione dei propri contributi, perché si tenesse conto dell’esposizione a una sostanza potenzialmente pericolosa. La legge non parla di malattie derivate dall’esposizione, ma riconosce il semplice fatto della vicinanza con un materiale che può rivelarsi nocivo. Quindi come avevano fatto altri miei colleghi, io ho avviato la procedura per far valere questo mio diritto: ho preso documenti e certificati e ho presentato la domanda all’Inps. Ma la domanda – sottolinea – mi è stata respinta».
LA STESSA cosa era già accaduta ad altri steward che, come Carsetti, si erano poi rivolti alla magistratura per far valere la legge. «Anche colleghi entrati in servizio dopo di me hanno visto riconosciuti questi diritti – aggiunge –, a me ne risultano 54. Sarebbe paradossale che chi è stato esposto all’amianto per meno tempo avesse delle agevolazioni negate invece a me».
Per questo il matelicese ha avviato un ricorso, che sarà discusso davanti al giudice Iannielli nell’udienza fissata per il 12 maggio. In causa era stata citata l’Inps, che a sua volta si è costituita con l’avvocato Italo Pierdominici chiamando a rispondere anche l’Inail, assistita dall’avvocato Guglielmo Corsalini. L’istituto di previdenza ha respinto la richiesta sostenendo che mancavano alcuni passaggi richiesti dalla legge, ma lo steward è invece sicuro di aver depositato tutti i documenti necessari. Ora sarà il giudice che dovrà pronunciarsi sulla vicenda.