
di Chiara Gabrielli
Anche la chiesa dei Cappuccini è ancora chiusa per inagibilità dopo il sisma del 2016. La parrocchia del Santissimo Sacramento, guidata da Fra’ Andrea Spera, conta circa 3.500 fedeli. Ora, finalmente, le cose iniziano a muoversi: entro qualche mese dovrebbero partire i lavori. Da sette anni le celebrazioni si svolgono nel teatrino a fianco della chiesa: questo spazio è stato reso il più possibile accogliente, ma è pur sempre temporaneo e tutti sperano che presto la chiesa sia sistemata. "Dovremmo iniziare tra poco i lavori – spiega Fra’ Francesco Mengoni, guardiano dei Frati Cappuccini di Macerata –, ancora non conosciamo una data precisa, ma possiamo ipotizzare che entro due o tre mesi si parta, al massimo entro la fine dell’estate. Stiamo aspettando che la burocrazia faccia il suo corso, siamo in attesa del via libera definitivo da parte dell’ufficio ricostruzione. Noi abbiamo consegnato tutte le pratiche". In questo cammino, ci sono stati dei ritardi "in quanto l’aumento dei costi dei materiali ha fatto sì che cambiasse la normativa, quindi la pratica era tornata indietro ed era stato rifatto il computo. La difficoltà è stata un po’ in questi passaggi, la burocrazia deve fare il suo corso, ma ora ci siamo. Manca poco". Il bene è di proprietà dei Frati Cappuccini delle Marche, che dialogano con l’ufficio ricostruzione. Grande è l’entusiasmo al pensiero di poter riaprire la chiesa: "È desiderio di tutti noi, dai frati ai parrocchiani, tornare a vivere la nostra chiesa". Il teatrino non è certo lo spazio ideale: "Ormai ci siamo abituati – precisa Fra’ Francesco –, non possiamo lamentarci, non siamo in un tendone ma in una costruzione chiusa, questo è importante. Il locale è riscaldato, abbiamo cercato di dare allo spazio un assetto liturgico dignitoso e di renderlo il più possibile accogliente. Però, certo, il disagio si sente". I danni causati dal terremoto sono abbastanza limitati: "I nostri sono più contenuti rispetto ad altre realtà, per fortuna – sottolinea Fra’ Francesco –, lo Stato ha stanziato 600mila euro, speriamo che basteranno. Se quella cifra non dovesse essere sufficiente, magari potremo contare sulla generosità dei nostri parrocchiani. Abbiamo già avviato una raccolta fondi con questo obiettivo e qualcosa è già arrivato. Si spera poi che una volta iniziati i lavori saranno veloci. L’importante, ora, è cominciare".