Arrestato per spaccio, calciatore torna a giocare. Il procuratore scrive a Tavecchio

Macerata, Xhafa è ai domiciliari. Giovanni Giorgio: «Ha ammesso di essere un consumatore di cocaina»

Carlo Tavecchio (Olycom)

Carlo Tavecchio (Olycom)

Macerata, 20 novembre 2014 – Una lettera indirizzata al presidente dalla Figc, Carlo Tavecchio, per chiedere se sia giusto che un calciatore, arrestato per droga e consumatore per sua stessa ammissione di cocaina, continui a giocare. L’ha scritta il procuratore della Repubblica di Macerata, Giovanni Giorgio, in merito al caso di Eduard Xhafa, il difensore 31enne del Potenza Picena, squadra che milita nel campionato di Promozionee.

Xhafa, muratore di mestiere, residente a Passo di Treia, recentemente era stato arrestato, assieme ad altre sei persone, da polizia e carabinieri in un’operazione contro lo spaccio di droga. Domenica scorsa poi, dopo aver ottenuto i domiciliari e il permesso per continuare a giocare a calcio, Xhafa è tornato in campo tra l’altro segnando anche un gol. Ora, però, alla luce dei fatti, il procuratore Girgio ha voluto sollevare il caso a livello nazionale investendo della cosa direttamente il presidente dela Federazione italiana gioco calcio. Il procuratore chiede che esempio possa dare agli altri compagni e soprattutto come possa conciliare il suo ritorno con la battaglia antidoping nello sport.