Tentato omicidio, Pintucci va a processo

Giudizio immediato per il recanatese: contestata anche l’aggravante di odio razziale. Per lui la sentenza in tribunale il 30 gennaio

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di Paola Pagnanelli

Giudizio immediato il 30 gennaio per il recanatese Omar Pintucci. L’accusa per il 47enne è di tentato omicidio aggravato dai motivi di odio razziale, per i fatti avvenuti il 30 luglio scorso in vicolo Alemanni, nel centro storico di Recanati. Quella sera un italiano di origini marocchine, Ayman El Aouni, 22enne, era in centro con alcuni amici, fuori da un bar.

Ma all’improvviso da casa sua sarebbe sceso Pintucci, armato di coltello, e avrebbe aggredito il ragazzo, ferendolo con cinque colpi alla schiena, al torace vicino al cuore e all’avambraccio e urlandogli contro insulti razzisti: "Marocchino di m..., tornate a casa, siete sempre voi a fare casino". Un’aggressione inaspettata, veloce e violenta, che però non aveva fermato le altre persone che erano lì: subito infatti il barista e un cliente si erano lanciati addosso al recanatese, bloccandolo nonostante lui fosse parecchio agitato e armato.

Altri avventori avevano filmato con gli smartphone la scena, mostrando quanto sarebbe accaduto nel giro di pochi minuti nel vicolo cittadino. Il ragazzo era stato portato d’urgenza all’ospedale di Torrette in condizioni molto gravi, mentre Pintucci era stato accompagnato in carcere a Montacuto.

Nei giorni scorsi, il sostituto procuratore di Macerata Claudio Rastrelli ha chiuso le indagini sul caso e, ritenendo di avere tutti gli elementi necessari in seguito agli accertamenti condotti dai carabinieri, ha chiesto il giudizio immediato per il 47enne. L’udienza è stata fissata per il 30 gennaio. Pintucci è accusato anche di porto abusivo di armi.

In tribunale, difeso dall’avvocato Donato Attanasio, potrà dare la sua versione in merito a quell’episodio. Per ora, il recanatese è in carcere. El Aouni, che per fortuna si è ripreso dopo l’aggressione subita, che potrà costituirsi parte civile nel processo, è assistito dall’avvocato Damiano Corsalini.