Truffa all’esame per la patente. Un ragazzo finisce nei guai

Videocamera, modem e auricolare: un complice suggeriva le risposte dall’esterno

All’esame per la patente di guida si faceva suggerire le risposte corrette da un complice che da fuori, attraverso una videocamera, leggeva le domande del quiz. Addosso aveva uno smartphone, un modem e un auricolare color carne dentro l’orecchio. Rischia una denuncia un pakistano di 21 anni, residente a Recanati, che nella mattinata dell’altroieri si è recato agli uffici della Motorizzazione di Piediripa per sostenere l’esame teorico per la patente di guida. Risultava iscritto a una scuola guida. A catturare l’attenzione dell’esaminatore è stato il volume particolarmente alto delle cuffie, consegnate come prevedono le regole, al giovane che ne aveva fatto richiesta prima di cominciare il quiz. Dalle cuffie si sentiva in modo abbastanza distinto una voce maschile (e non femminile, come la voce automatica che invece, normalmente, legge le domande in cuffia) che ogni tanto diceva "falso" oppure "vero". Era il complice da fuori che, dopo aver letto attraverso la fotocamera di uno smartphone nascosto addosso al ventunenne le domande, suggeriva le risposte corrette al quiz. Così l’esaminatore di turno ha allertato la polizia. Il pakistano è stato sottoposto a perquisizione. Addosso la polizia gli ha trovato uno smartphone, un modem molto piccolo e un auricolare, color carne, ancora infilato dentro l’orecchio. Il giovane, che aveva sbagliato soltanto una domanda, è stato chiaramente respinto. E ora rischia anche una denuncia.