PAOLA PAGNANELLI
Cronaca

Sos truffe telefoniche: "Conti correnti svuotati, in pochi mesi denunce per un milione di euro "

Macerata: due o tre nuovi episodi a settimana finiscono sul tavolo della polizia postale. L’ultimo caso: una 40enne perde 14mila euro dopo aver risposto a un sms

Truffe tramite messaggi telefonici, le indagni della polizia postale (foto d'archivio)

Truffe tramite messaggi telefonici, le indagni della polizia postale (foto d'archivio)

Macerata, 4 maggio 2024 – Ci sono almeno due o tre denunce a settimana per le truffe tramite messaggi telefonici, e le vittime sono persone di ogni età e genere, che si ritrovano il conto svuotato nel giro di qualche minuto. "Purtroppo le persone continuano a cadere in questi tranelli – spiega la polizia postale di Macerata –. L’ultimo caso un paio di giorni fa. Una 40enne ha risposto a un sms, ha cliccato sul link, ha inserito i suoi dati nella pagina che le si è aperta e poi ha ricevuto una telefonata". Il link non porta al vero sito della banca o delle Poste, ma una pagina falsa, creata proprio per le truffe.

"L’operatore che chiama la vittima acquisisce una serie di informazioni tramite la pagina fake, o tramite la stessa vittima. Con quei dati può andare nell’account reale della banca o delle Poste". Tra l’altro, la telefonata può arrivare da un numero che sembra quello vero del servizio clienti, magari un numero fisso con il prefisso di Roma, ad esempio.

"Si tratta delle spoofing call: grazie a una app che si compra su internet, è possibile fare telefonate che sembrano venire da un certo numero, che può essere anche quello vero del servizio clienti di una banca. Ma basta chiudere e richiamare, per accertarlo, perché se noi lo richiamiamo ci collegheremo con il vero call center". Nell’ultimo episodio segnalato alla polizia postale, il falso operatore ha fatto credere alla donna che il conto si stava per bloccare e sarebbe stato chiuso a brevissimo, per questo era assolutamente urgente chiuderlo spostando i soldi in un altro conto.

"Le hanno detto che i suoi soldi sarebbero stati appoggiati su una carta di fiducia, che poi le sarebbe stata consegnata a casa. Ma ovviamente era tutta una truffa, e 14mila euro sono spariti. Dobbiamo imparare a non rispondere ai messaggi sms sul cellulare, a non fornire i nostri codici, come per altro ripetono sempre anche Poste e banche. È importante non farsi prendere dalla fretta, ed è meglio eliminare subito questi messaggi quando arrivano. Non esistono procedure urgenti con gli istituti di credito".

Ci sono poi anche le chiamate dei falsi trader, che propongono l’acquisto di azioni Amazon a 250 euro, che promettono guadagni stratosferici e invece guadagnano solo loro. "Alle vittime viene attivato un wallet digitale, un sistema che i truffatori controllano da remoto. All’inizio, da questa piattaforma sembra che l’investimento stia andando benissimo, così la vittima è stimolata a investire ancora di più. Ma appena si chiede di riavere i soldi, o non è possibile oppure bisogna pagare delle tasse, e alla fine si scopre che i soldi non ci sono più. Sono stati usati per comprare criptovalute, ed è impossibile recuperarli".

Ancora più sorprendente è cosa accade in seguito. "Spesso chi è stato truffato non denuncia nulla, per vergogna. Ed è capitato che qualcuno venisse chiamato da sedicenti studi legali, per lo più con sede a Londra, che si dicevano a conoscenza della truffa e in grado di far recuperare i soldi. E molti hanno mandato soldi a questi falsi studi, nella speranza di recuperare qualcosa, e buttando invece altro denaro. Ci si aggrappa a qualunque speranza di evitare la truffa, e si finisce per perdere sempre di più". La polizia postale torna a sollecitare la massima attenzione in questo tipo di proposte, chiamate e trappole varie. "In qualche mese abbiamo accumulato denunce per un milione di euro spariti con questi trucchi. È importante che i cittadini imparino a essere accorti ed evitino di credere al primo sms che arriva al cellulare".