Un viaggio in musica a Berlino, concerto al teatro Feronia con la Filarmonica marchigiana

La Form - Orchestra Filarmonica Marchigiana porta a San Severino il concerto "Berlino", con opere di Schumann, Weber e Mendelssohn. Diretto da Diego Ceretta e con il clarinettista Kevin Spagnolo come solista, il programma spazia dal Classicismo al Romanticismo, offrendo un viaggio musicale nella Prussia dell'Ottocento. Appuntamento imperdibile al teatro Feronia domani alle 20.45.

Un viaggio in musica a Berlino, concerto al teatro Feronia con la Filarmonica marchigiana

Un viaggio in musica a Berlino, concerto al teatro Feronia con la Filarmonica marchigiana

Dal Feronia di San Severino si vola a Berlino. Un viaggio fra le note quelli che propone la Form - Orchestra Filarmonica Marchigiana, alla scoperta della Prussia dell’Ottocento, fra Classicismo e Romanticismo. Domani appuntamento al teatro Feronia alle 20.45 con "Berlino", il nuovo programma composto da opere di tre grandi compositori tedeschi, legati alla capitale dell’allora Regno di Prussia: Robert Schumann, Carl Maria von Weber e Felix Mendelssohn. Sul podio torna, a distanza di un anno, Diego Ceretta, direttore principale dell’ORT-Orchestra della Toscana; classe 1996 è tra i giovani direttori italiani più promettenti della sua generazione. Il solista, invece, è alla sua "prima" con la Form: il clarinettista Kevin Spagnolo. Vincitore del primo premio del prestigioso concorso di Ginevra nel 2018 a soli 22 anni, si esibisce in tutta Europa in recital con pianoforte, da solista e in gruppi di musica da camera, con quartetto d’archi e con altri strumenti a fiato. Il concerto si apre con Ouverture, scherzo e finale, Op. 52 di Schumann, una composizione unica e originale nella forma, che non corrispondeva alla struttura dei generi musicali tradizionali. Si prosegue con il Concerto n. 1 per clarinetto e orchestra in fa minore, Op. 73 di Weber, composto in età giovanile ma secondo per fama e rilievo solo al Concerto di Mozart (1791). Chiusura con la Sinfonia n. 1 in do minore, Op. 11 di Mendelssohn, ispirata al classicismo strumentale viennese di Mozart e Haydn e, nell’ultimo movimento, a Beethoven. Composta a Berlino a 15 anni,

Gaia Gennaretti