"Un’esperienza devastante, nessuna donna merita tribolazioni come le mie"

Cristina Brunetti di 51 anni: la mia fortuna è stata incontrare il dottor Pelagalli

"Un’esperienza devastante, nessuna donna merita tribolazioni come le mie"

"Un’esperienza devastante, nessuna donna merita tribolazioni come le mie"

"Sono stata fortunata. Ma è stata un’esperienza devastante. Nessuna donna merita di passare quello che ho passato io. E’ per questo che sono qui". Qual è stata la fortuna di Cristina Brunetti, 51 anni, nata a Jesi? "Quella di incontrare il dottor Mauro Pelagalli dopo anni di sofferenza e tribolazioni. E’ iniziato tutto nel 2016 con dei dolori all’anca sinistra. Ho impiegato un anno per capire che questi si manifestavano puntualmente ogni volta che iniziava la mestruazione. Ma solo dopo altri quattro anni mi è stata diagnosticata un’endometriosi extrapelvica e un fibroma uterino". Individuata la causa, Cristina ha pensato che poteva finalmente curarsi e che il dolore sarebbe passato. Ma i farmaci si sono rivelati inefficaci e dopo essersi rivolta senza successo anche ad un centro specializzato, le è stato consigliato di fare un consulto con il dottor Mauro Pelagalli, ginecologo specializzato nella cura dell’endometriosi. "Incontrare questo professionista è stata la mia fortuna, ho capito subito di aver di fronte una persona che conosceva bene la mia malattia". Pelagalli l’ha indirizzata a Mantova per fare una risonanza più approfondita e verificare che l’endometriosi extrapelvica non avesse infiltrato il nervo sciatico. Purtroppo è emersa proprio una endometriosi infiltrante del nervo sciatico sinistro. Così Pelagalli le ha prescritto la cura farmacologica e le ha consigliato di contattare il professore e dottore Marc Possover di Zurigo, neuropelveologo primo al mondo, specializzato nella cura dell’endometriosi profonda infiltrante del nervo sciatico. Cristina ci ha pensato un po’ su. Poi, quando si è resa conto che avrebbe rischiato di passare il resto della sua vita su una sedia a rotelle, ha deciso di operarsi. I primi sei mesi dopo l’intervento sono stati abbastanza duri. Ora, però, cammina normalmente e si è ripresa in mano la vita.

f. v.