LORENZO MONACHESI
Cronaca

Unicam, il rettore tra matricole e didattica: "Chiudere il mandato con 1.500 iscritti in più"

Leoni, eletto nel 2023, sarà in carica fino al 2029: "Occorre potenziare le attività di tutor per contrastare il numero di abbandoni"

Leoni, eletto nel 2023, sarà in carica fino al 2029: "Occorre potenziare le attività di tutor per contrastare il numero di abbandoni"

Leoni, eletto nel 2023, sarà in carica fino al 2029: "Occorre potenziare le attività di tutor per contrastare il numero di abbandoni"

"Punto a lasciare il mio mandato con un aumento di 1.500 iscritti". Graziano Leoni, eletto rettore dell’Università di Camerino a giugno 2023, guarda al 2029 cioè a quando scadrà il mandato. "Oggi – aggiunge – abbiamo sui seimila studenti, ma tocchiamo i novemila se dovessimo inserire anche quelli dei master e dei corsi".

Rettore Leoni, gli attuali numeri la soddisfano?

"Li trovo soddisfacenti. Sono trascorsi otto anni dal terremoto, eppure abbiamo incrementato le immatricolazioni con un andamento superiore rispetto a quanto registrato nel periodo pre Covid, nonostante sia chiusa la parte storica di Camerino. Per il futuro – aggiunge il rettore, docente di Progettazione delle strutture architettoniche e Problemi strutturali dell’edilizia storica – dobbiamo incrementare le attività per sostenere ancora meglio le varie attività".

Quali sono state le mosse per contrastare le conseguenze del terremoto e di una ricostruzione che fa fatica?

"La parte nuova della città è viva e funzionale, magari potrebbero esserci meno servizi di prima. Tante poi sono state le iniziative messe in piedi, ci è venuto incontro il Ministero che ci ha consentito di non far pagare le tasse di iscrizione coprendo i mancati introiti. Ora, quei benefici non ci sono più, però abbiamo mantenuto certi numeri a testimonianza della bontà delle politiche per la qualità della didattica e dei servizi. Una strategia che ci permette da 21 anni di essere primi nelle graduatoria stilate dal Censis per atenei fino 10mila studenti e da quattro anni in testa di tutte le università italiane per la qualità sommando i punteggi di diverse voci".

Quanti sono i posti letto nei collegi?

"Sono 1.200, poi altri ragazzi trovano alloggi dai privati, molti sono i pendolari e c’è chi frequenta i corsi a distanza. Ritengo che sia sufficiente il numero di posti letto. Sono stati poi messi a sistema i finanziamenti per la ricostruzione privata da mettere poi a disposizione quegli spazi agli studenti".

C’è in futuro l’idea di avere nuovi corsi di studio arricchendo così l’offerta?

"Quest’anno abbiamo aperto ad Ascoli con la Politecnica delle Marche un corso magistrale in Progettazione del paesaggio della durata di due anni che ha attratto un buon numero di studenti provenienti anche da altri atenei. Stiamo poi progettando il corso in Scienze gastronomiche che presenteremo questo mese".

Cosa fare per dribblare il problema dell’inverno demografico?

"L’internazionalizzazione è una strada da percorrere e questo problema è stato al centro degli stati generali degli atenei tenutosi a Roma. Noi abbiamo avviato due corsi in collaborazione con università cinesi e stiamo in procinto di aprirne altri in cui sono coinvolti atenei europei. A livello nazionale c’è poi da lavorare perché si allinei alle medie europee il numero dei diplomati che prosegue gli studi. Durante il ciclo di studi occorre potenziare le attività di tutor per contrastare il numero di abbandoni".

È preoccupato per il futuro considerati i tanti impegni e obiettivi?

"Mi sono dotato di un’ottima squadra che mi dà supporto e sicurezza nell’affrontare le sfide del futuro".

Ultimamente il sistema universitario ha potuto contare sui fondi del Pnrr, cosa ci sarà da fare quando questo canale non ci sarà più?

"Ci troveremo con strutture che dovranno essere autonome. Nella progettazione occorre avere avuto idee chiare sulla possibilità di una sostenibilità futura. Questi centri di ricerca devono assicurare un sostegno, devono costituire uno zoccolo duro per il Paese e l’Europa altrimenti il Vecchio continente è destinato a rimanere indietro".