LORENZO FAVA
Cronaca

Unimc in Giappone con il progetto europeo Trust

Unimc protagonista in Giappone all’Expo 2025 con il progetto europeo Trust. In collaborazione con la Regione Marche e finanziato nell’ambito...

Unimc protagonista in Giappone all’Expo 2025 con il progetto europeo Trust. In collaborazione con la Regione Marche e finanziato nell’ambito...

Unimc protagonista in Giappone all’Expo 2025 con il progetto europeo Trust. In collaborazione con la Regione Marche e finanziato nell’ambito...

Unimc protagonista in Giappone all’Expo 2025 con il progetto europeo Trust. In collaborazione con la Regione Marche e finanziato nell’ambito del programma Horizon 2020, Trust ha esplorato il potenziale delle tecnologie emergenti – in particolare la blockchain – come strumenti per rafforzare la fiducia tra comunità, istituzioni e imprese. Ad aprire i lavori, l’assessore Andrea Maria Antonini, che ha sottolineato l’importanza della cooperazione internazionale per lo sviluppo dei territori e il ruolo della Regione nel sostegno alla ricerca. Francesca Spigarelli, coordinatrice scientifica di Trust, ha illustrato i principali risultati del progetto, evidenziando il valore della collaborazione tra università, istituzioni e imprese a livello europeo ed extraeuropeo. Tra gli interventi accademici, anche quelli dei professori Emanuele Frontoni, Massimo Meccarelli, Massimo Biasin e Andrea Delle Foglie, quest’ultimo intervenuto sull’evoluzione della blockchain grazie all’integrazione con l’intelligenza artificiale. Il convegno è stato moderato da Luca Escoffier. Oltre a Unimc, il progetto ha coinvolto numerosi partner, tra cui l’Univpm, il centro di innovazione Grottini Lab e – in rappresentanza del mondo artistico e della formazione superiore – l’Accademia di Belle Arti di Macerata, presente con il direttore Giorgio Capparucci e la docente Mascia Ignazi. L’iniziativa ha rappresentato non solo la conclusione di un importante percorso di ricerca, ma anche una concreta dimostrazione di come l’innovazione tecnologica possa nascere e crescere grazie a una rete interdisciplinare, intersettoriale e internazionale, capace di unire ricerca accademica, impresa e formazione.