GIORGIO GIANNACCINI
Cronaca

"Vulva Gallery", l’opposizione non si ferma

Alpini, coordinatore FdI: "Il Comune spieghi il perché di questa provocazione scelta a tavolino. La cultura deve unire e non dividere"

Il circolo cittadino di Fratelli d’Italia, guidato da Giuseppe Alpini, interviene sul polverone nato intorno al titolo della mostra

Il circolo cittadino di Fratelli d’Italia, guidato da Giuseppe Alpini, interviene sul polverone nato intorno al titolo della mostra

"L’8 marzo dovrebbe essere un’occasione per promuovere il rispetto e la parità con iniziative serie e costruttive, non un’operazione mediatica che fa discutere più per il nome che per il messaggio. Porto Recanati merita cultura autentica, non provocazioni studiate a tavolino". Anche il circolo cittadino di Fratelli d’Italia, guidato dal coordinatore Giuseppe Alpini, entra a gamba tesa sul polverone nato su "Vulva Gallery", la mostra d’arte al femminile ideata in occasione della festa della donna che però, a causa del suo nome, ha generato le forti polemiche del gruppo di minoranza Centrodestra Unito.

Nonostante l’esposizione alla pinacoteca Moroni non sia stata ancora aperta, perché si terrà domani, le due consigliere d’opposizione Rosalba Ubaldi e Angelica Sabbatini avevano gridato alla scandalo, tanto da affermare "la donna non è solo un organo sessuale". Ma ora piovono altre polemiche. "Accogliamo con sorpresa la decisione dell’amministrazione di patrocinare la mostra d’arte "Vulva Gallery", un titolo che, più che celebrare la figura femminile, sembra provocatorio – dichiara Fratelli d’Italia –. Chiediamo all’amministrazione di spiegare le ragioni di questa scelta, perché riteniamo che rimanere in silenzio su un tema così delicato significhi avallare una comunicazione poco chiara e divisiva. Si sarebbero potuti utilizzare nomi più attinenti al tema, senza ricorrere a una terminologia che distoglie l’attenzione dal contenuto per alimentare la polemica". Sempre secondo Fratelli d’Italia, "le donne non hanno bisogno di slogan per essere riconosciute e celebrate: il loro valore è già evidente nella cultura, nella scienza, nella politica e nel mondo del lavoro. La cultura deve unire, non dividere, e la politica ha il dovere di garantire scelte condivise e rispettose della sensibilità di tutti".

Intanto, la consigliera Sabbatini è voluta tornare sull’argomento con un post su Facebook: "Trovo fantastica questa cosa di sventolare la libertà di pensiero e poi, se esprimo un mio parere contrario sul titolo "Vulva Gallery", allora mi si dà della bigotta. Non funziona così. Serviva per attirare l’attenzione sull’evento? Se era per questo vi faccio i complimenti, obiettivo raggiunto, ottimo piano di marketing. Io resto magari bigotta ma fedele a una vecchia canzone, un po’ boomer, che "oltre alle gambe c’è di più", ma ovviamente è un mio pensiero, libero. Sempre che mi sia consentito dalle amministratrici della città".