Macerata, pensione media di 850 euro: "Due anziani su tre sono poveri"

Importi al di sotto del dato nazionale . E dal 2018 le prestazioni sono diminuite di oltre mille unità. Stefano Tordini (Spi-Cgil): "Situazione aggravata dai rincari delle bollette, servono rimedi concreti"

Un’anziana alle Poste per ritirare la pensione

Un’anziana alle Poste per ritirare la pensione

Macerata, 6 maggio 2022 - L’importo medio mensile delle pensioni nella provincia di Macerata è di 850 euro lordi, con valori medi che variano dai 1.089 euro delle pensioni di vecchiaia ai 448 euro delle pensioni e degli assegni sociali. È quanto emerge dai dati Inps 2022 (escluse le gestioni dei lavoratori pubblici) elaborati dall’Ires Cgil Marche. L’importo medio delle pensioni di vecchiaia nella provincia è in linea con quello regionale (+16 euro mensili rispetto alla media delle Marche), ma di molto inferiore a quello nazionale (-197 euro lordi). Significativa è la differenza tra uomini e donne relativamente all’importo della pensione di vecchiaia: se i primi percepiscono 1.352 euro lordi, le donne arrivano appena a 797 euro, vale a dire 555 euro in meno ogni mese (-41% rispetto agli uomini).

"Rispetto all’anno scorso, per la nostra provincia i dati confermano un andamento estremamente negativo delle condizioni di vita dei nostri pensionati – afferma Stefano Tordini dello Spi-Cgil – e a questo vanno aggiunti gli attuali aggravi dei rincari dei costi dei servizi indispensabili quali gas, luce, carburanti". Il quadro generale, in effetti, lascia pochi dubbi. Sono 106mila le prestazioni pensionistiche e assistenziali attualmente erogate dall’Inps in provincia di Macerata. Di queste 61mila sono pensioni di vecchiaia (il 57,1% del totale), 5mila quelle di invalidità (5,2%), 22mila le pensioni ai superstiti (20,7%), oltre 2mila le pensioni e gli assegni sociali (2,3%), mentre sono 15mila le prestazioni agli invalidi civili (14,7%).

"Dal 2018 il numero delle pensioni erogate è diminuito dell’1,2%, pari a poco più di mille prestazioni – prosegue Tordini –. Nella provincia di Macerata 64mila prestazioni pensionistiche, pari al 60,5% del totale, sono inferiori a 750 euro al mese: questo significa che quasi due pensionati su tre percepiscono un importo che non consente loro di superare la soglia della povertà. Anche in quest’ambito si confermano notevoli differenze di genere: gli uomini con pensioni fino a 750 euro sono il 39,2% del totale, mentre per le donne la percentuale sale al 75,3%".

Una situazione che Tordini definisce preoccupante. "Bisogna porre sempre maggiore attenzione alle condizioni di vita di questa parte della popolazione, un’attenzione che deve partire dalla politica che deve mettere in campo interventi specifici e diretti per migliorare il reddito dei pensionati", sottolinea Tordini. "È necessario intervenire ad ogni livello politico, a partire da una legge sulla non autosufficienza, fino alla responsabilizzazione di ogni nostro ente locale affinché faccia tutto quanto è possibile, con azioni dirette e concrete, per alleviare queste condizioni".