Attacco hacker, sigarette a 10 centesimi anche nei distributori automatici delle Marche

Al momento dell’acquisto appariva la scritta: "Fuori Alfredo dal 41 bis". La corsa della Federazione tabaccai per fare spegnere i macchinari

Attacco hacker, sigarette a 10 centesimi

Attacco hacker, sigarette a 10 centesimi

Pesaro, 27 marzo 2023 – Attacco hacker a tutti i distributori marca "Laser video" d’Italia, quindi anche delle Marche. Lo hanno fatto sabato sera i sostenitori della causa di Alfredo Cospito, l’anarchico detenuto in regime di 41 bis. Perché sui monitor dei distributori di quella marca, quando si tentava di acquistare un prodotto, compariva infatti la scritta "Fuori Alfredo dal 41 bis". Ma oltre al messaggio politico, l’attacco hacker creava potenzialmente un danno enorme a tutti i titolari dei distributori. Perchè ogni prodotto in vendita – dai pacchetti di sigarette, alle cartine per prepararle, alle sigarette elettroniche – veniva venduto a soli 10 centesimi. Le gettoniere dei resti potevano quindi esaurirsi in pochi minuti, visto che se uno metteva 10 euro per comprare le sigarette in vendita a 5, il resto era non 5 ma 9,90.

Segnalazioni di questo attacco sono arrivate praticamente da tutta la regione. Pesaro, Fano, Fabriano, Porto San Giorgio – in questo caso con code di diversi metri di curiosi che guardavano cosa stava accadendo – poi la zona del Fermano, Porto D’Ascoli, Matelica. In rari casi, i clienti sarebbero riusciti ad acquistare pacchetti di bionde a 10 centesimi. In altri, come avvenuto per esempio a Fabriano, un cliente fidato ha subito avvertito il titolare, che ha spento il distributore, e gli ha anche dato la differenza, visto che era riuscito ad acquistare appunto un pacchetto a 10 centesimi.

A raccontare i minuti concitati di sabato sera in cui i tabaccai hanno alzato la "barricata" contro l’attacco hacker è Lorenzo Paolini, 59 anni, pesarese, coordinatore regionale della Federazione tabaccai e responsabile provinciale di Pesaro e Urbino. "Il mio telefono – racconta Paolini – ha squillato alle 22 circa, mi chiamava da Roma il presidente nazionale della nostra federazione, Mario Antonelli, dicendomi dell’attacco in corso. Mi ha chiesto di avvertire più titolari di distributori possibile. Per questo ci siamo scatenati sulle chat ed entro poco tempo ho avvertito tutti i presidenti delle province marchigiane, l’ultima telefonata l’ho fatta alle 23,15. A tutti dicevamo di spegnere i distributori automatici. E così è stato fatto". Nel pesarese, tre i distributori hackerati: quello in viale Trieste di Marino Matteo, quello di Mario Liccardo, nei pressi della Q8 in Strada delle Regioni, e quello di Giacomo Tomassetti, a Fano. "Non ci risulta – conclude Paolini – che in questi tre esercizi nessuno sia riuscito a prelevare prodotti a quel prezzo ribassato. So che ’Laser video’ farà ripartire tutto il meccanismo solo quando la situazione sarà del tutto normalizzata".