Caldo anomalo a Natale con l’anticiclone: le previsioni meteo in Emilia Romagna

Che tempo farà dalla Vigilia a Santo Stefano. Persone in spiaggia a godersi le temperature miti, mentre sull’Appennino i gestori degli impianti sciistici incrociano le dita. Negli ultimi cinque anni più giorni di siccità che di pioggia: il report

Bologna, 23 dicembre 2023 - In attesa del freddo che dovrebbe arrivare dopo Natale, le previsioni meteo del 24, 25 e 26 dicembre sono confermate: Natale e Santo Stefano li passeremo in compagnia di un maxi anticiclone, con sole (qualche nebbia al Nord) e temperature miti. Già ieri in riviera romagnola si stava come in primavera, con 15° e boom di pranzi all'aperto vista mare. Ma anche oggi la situazione è simile, se non quasi più calda: le persone stanno approfittando di questo caldo natalizio per andare in spiaggia e stare fuori.

In montagna, invece, i gestori degli impianti sciistici incrociano le dita: dopo la nevicata del ponte dell’Immacolata a inizio dicembre e le basse temperature dei giorni scorsi, che hanno permesso di produrre neve artificiale, si spera in una tenuta delle piste, anche se si può sempre puntare su trekking e ciaspolate.

Che tempo fa

Vigilia di Natale, domenica 24 dicembre: sole su tutta la regione. Qualche nube sparsa in Emilia, da Bologna in poi e foschia in pianura; mentre in Romagna e sulla costa cielo sereno. Secondo Arpae, le temperature sono in diminuzione, con valori minimi compresi tra 3 e 9 gradi e massimi tra 11 e 15 gradi.

Natale, lunedì 25 dicembre: cielo sereno o poco nuvoloso, con aumento della nuvolosità in serata sui rilievi occidentali. Possibile nebbia in pianura. Temperature in ulteriore diminuzione, con valori minimi compresi tra 5 e 8 gradi e massimi tra 10 e 12 gradi.

Santo Stefano, martedì 26 dicembre: qualche nuvola in vista, invece, per il giorno dopo Natale e ancora nebbia. Il vasto anticiclone che si allunga dal Nord Africa blocca di fatto le perturbazioni, tipiche di questo periodo dell'anno.

La mappa delle previsioni meteo

Lo studio: in Emilia Romagna più giorni caldi

Si può fare un quadro meteorologico degli ultimi cinque anni: più giorni caldi e di siccità, meno giorni piovosi e di vento, che non aiutano a pulire l'aria dall'inquinamento. Il quadro è statto tratteggiato nel rapporto 2023 sulla qualità dell'aria in Emilia-Romagna pubblicato da Arpae. Nel periodo 2018-2022, si legge nel report, è stato osservato che il numero di giorni ventilati, cioè quelli in cui il vento ha toccato valori sufficienti per rimescolare gli strati bassi dell'atmosfera, "è relativamente basso".

Negli ultimi cinque anni, infatti, l'indice va da circa 30 a circa 55 giorni a stagione, quindi da meno di un giorno su sei a quasi due giorni su sei. "Questo significa che nei sei mesi della stagione invernale estesa – spiegano gli esperti di Arpae – le condizioni di scarsa ventilazione, favorevoli all'accumulo di alte concentrazioni di PM10 nei bassi strati dell'atmosfera vicino al suolo, si presentano per un numero totale tra 120 e 150 giorni". Per quanto riguarda i giorni considerati critici per il caldo (cioè con più di 30 gradi), nel periodo 2018-2022 l'indice regionale ha registrato un picco nel 2022, con circa 61 giorni. Si tratta del terzo anno con più giorni caldi dal 1961, dopo il 2003 e il 2012. In particolare, nel 2022 si sono osservati fino a 103 giorni caldi nelle aree di pianura, tra 30 e 65 giorni nelle aree di collina, intorno a 10 giorni nell'Appennino centrale e fino a 60 giorni nell'Appennino bolognese. Dati simili si sono registrati anche nel 2018, 2019 e 2021, mentre il 2020 ci sono stati valori più bassi in pianura.

Parlando di siccità in Emilia-Romagna, invece, il periodo peggiore è stato registrato nell'inverno 2021-2022, con 35-40 giorni consecutivi senza pioggia (cioè con meno di un millimetro caduto) su gran parte della pianura e della collina, circa 20 giorni sull'Appennino piacentino e punte di 45 giorni consecutivi nella parte occidentale. All'opposto, negli ultimi cinque anni il massimo di giorni con precipitazioni superiori al millimetro risale alla stagione 2017-2018, con 40 giorni nella pianura centro-orientale, 60 giorni nella collina e fino a 80 giorni nel crinale. Dati simili, con circa cinque giorni in meno, sono stati registrati nella stagione 2020-2021. Il numero più basso di giorni di pioggia, invece, è dell'inverno 2021-2022, con circa 25 giorni in pianura e circa 55 giorni sul crinale.