MeteoGrandine, perché si forma e previsioni. Parla l'esperto

Grandine, perché si forma e previsioni. Parla l'esperto

Fenomeni improvvisi di Bologna e Ferrara, il climatologo Fausto Ravaldi: "Succedono quando è elevata la differenza tra la temperatura del suolo e quella in quota"

Bologna, 16 maggio 2022 - Com'è possibile che all'improvviso, anche a ciel sereno, possa grandinare? E' successo domenica 8 maggio a Bologna e sabato 14 maggio in provincia di Ferrara. Lo abbiamo chiesto al professore e climatologo Fausto Ravaldi, ex vicepreside dell’Istituto Scarabelli di Imola, cercando di capire non solo perché, ma anche quando aspettarci maggiormente questi tipi di fenomeni e come eventualmente riuscire a prevederli.

Grandinate improvvise, perchè avvengono: parla l'esperto
Grandinate improvvise, perchè avvengono: parla l'esperto

Perché grandina?

Se si vuole la risposta secca, dritta al punto, grandina quando "la differenza tra la temperatura del suolo e quella in quota è troppo elevata", spiega Ravaldi. L'arrivo prepotente del caldo ha fatto sì che la temperatura del suolo crescesse vertiginosamente, senza avere però altrettanto aumento da parte di quella in quota, la quale ha bisogno di più tempo per scaldarsi. La stessa si è mantenuta e si sta mantenendo ancora a temperature abbastanza basse.

Partendo dal principio: "L'aria calda porta dal suolo in quota l'umidità, sotto forma di gas. Una volta arrivata in quota, l'umidità va incontro al processo di raffreddamento, il quale può essere più o meno intenso. Nel caso di un lieve raffreddamento, l'umidità non subisce variazioni e rimane tale, ossia allo stato gassoso - spiega il professore -. Nel caso invece dovesse essere più forte, avverrebbe allora il processo di condensazione, per il quale vi è il passaggio dallo stato gassoso a quello liquido e la conseguente formazione delle nubi, composte infatti da tante goccioline d'acqua, che riescono a rimanere ferme e attaccate l'un l'altra grazie alla loro proprietà adesiva". Quest'equilibrio può essere poi messo in crisi dall'arrivo di correnti d'aria, le quali provocherebbero la collisione di tutte queste goccioline e la conseguente precipitazione, correnti che però devono essere, come giustamente sottolineato dal professore Ravaldi, "piuttosto fredde, in quanto se fossero calde le goccioline d'acqua semplicemente evaporerebbero".

Ma come si arriva proprio alla grandine? Si arriva alla grandine, cioè al passaggio dallo stato liquido allo stato solido di queste goccioline, quando anche all'interno della nube vi è un elevata differenza di temperatura, ovvero più nello specifico "quando la base della nube diventa molto calda mentre il centro di essa si mantiene a temperature sotto lo zero, arrivando talvolta anche a meno 50 / 60 gradi" specifica Ravaldi. 

In un contesto del genere, è evidente come lo sbalzo sia elevatissimo, di conseguenza anche i moti convettivi, ossia i moti di scambio tra aria calda e fredda che avvengono all'interno delle nubi, saranno inevitabilmente molto intensi, provocando precipitazioni violente o, con un ulteriore raffreddamento, la grandine. 

Si può prevedere la grandine?

"Si può prevedere il temporale, ma non la zona precisa dove eventualmente dovesse colpire la grandine" risponde Ravaldi. Questo perché la grandine colpisce solo un'area ristretta di tutta quella interessata dal temporale, di conseguenza si può sapere circa su quali zone colpirà il maltempo, ma non quali di queste zone sarà poi effettivamente quella 'sfortunata'. 

Infine, alla domanda su quale fosse, nel caso ci fosse, un periodo preciso nel quale aspettarsi questo tipo di fenomeno, il climatologo ha specificato che chiaramente le grandinate possono sempre avvenire, d'inverno per esempio date le basse temperature è normale che possano accadere, ma è importante sottolineare come "quelle invernali si differenziano da quelle degli scorsi giorni perchè sono meno intense", in quanto in quei casi la differenza di temperatura tra suolo e quota è minima. Per lo stesso motivo, quindi, ha indicato ovviamente la primavera come la stagione clou durante la quale aspettarsi questo tipo di precipitazioni improvvise, nonostante molti associno questi fenomeni sempre al periodo estivo; "Anche durante l'estate può succedere, ma è più probabile durante la primavera, proprio per il fatto che durante l'estate non c'è più quello sbalzo termico che invece vi è ora".