Come vi abbiamo raccontato pochi giorni dopo l’apertura del calciomercato, la strategia del Modena è al momento chiara. Intervenire solo se sarà ritenuto necessario (magari a seguito di una uscita), altrimenti continuità e fiducia nella rosa che progressivamente ha messo da parte infortuni e problemi. Strategia che si è notato molto bene in questa settimana, prima della trasferta di Palermo. Poche voci, poco chiacchericcio di mercato nonostante si fosse parlato di cessioni quasi certe ma per le quali i canarini vorrebbero offerte congrue e tanto impegno sul campo con l’obiettivo di recuperare anche gli ultimi reduci da acciacchi. Poi, se ci saranno occasioni, Andrea Catellani valuterà. E dunque, dal campo, il recupero di Botteghin, Ponsi e Caso appare ormai cosa molto vicina alla realtà, addirittura il primo è candidato per un posto in difesa a causa della squalifica di Zaro e Cauz. Due le possibilità: il trio composto da Caldara-Botteghin-Dellavalle o l’arretramento di Cotali (provato in allenamento) con l’inserimento di Idrissi sulla fascia sinistra. Nonostante l’emergenza, la volontà di dare continuità al progetto sta anche nella conferma del modulo, il 3-4-3. Ormai consolidato, questo sistema ha consentito al Modena anzitutto di alzare di diversi metri il proprio baricentro allontanandosi dall’area di Riccardo Gagno e, di conseguenza, allontando pure gli avversari che nella gestione Bisoli impiegavano pochissimo tempo e prendere il pallino del gioco.
A Palermo, la squadra di Dionisi sarà chiamata a fare la partita. Lo richiede un ambiente deluso, sarà inevitabile anche per lo stesso tecnico, probabilmente ad una delle sue ultime occasioni per dimostrare il valore suo e della rosa, davanti al nuovo direttore sportivo Carlo Osti. Ecco perché si presenta, tatticamente, lo scenario ideale per gli uomini di Mandelli. Difesa attenta, "innervosendo" l’avversario a tal punto da provare a colpirlo con l’arma della verticalizzazione immediata e la corsa in avanti, sfruttando ovviamente Palumbo. Si apre un secondo tema. Se Caso non dovesse farcela, chi al suo posto? Con il Sudtirol, le sostituzioni di Bozhanaj e Battistella a fine primo tempo sono state emblematiche. Che possa essere scoccata l’ora della doppia punta? Dunque con Abiuso o addirittura Defrel al fianco di Pedro Mendes? Bei problemi per Mandelli, l’abbondanza fa sempre piacere. A dimostrazione del fatto che davvero, sul mercato, non c’è bisogno di intervenire per il momento.
Alessandro Troncone