REDAZIONE MODENA

A processo per omicidio stradale. L’imputato sceglie l’abbreviato

Giorgio Masetti era in auto con la moglie e le due figlie ma per lui non ci fu nulla da fare.

A processo per omicidio stradale. L’imputato sceglie l’abbreviato

Era in macchina insieme alla moglie e alle figliolette, due gemelline di soli 6 anni. Doveva essere un pomeriggio trascorso in famiglia come tanti altri invece, all’improvviso, la tragedia: l’urto violentissimo contro la vettura che sopraggiungeva dalla direzione opposta e i mezzi di soccorso a sirene spiegate. Purtroppo per Giorgio Masetti, 42enne di Pavullo, ogni tentativo dei sanitari di salvargli la vita era risultato vano. L’incidente si era verificato nel pomeriggio del 12 gennaio scorso alle 16.45, sulla Nuova Estense, nei pressi di Valle di Serramazzoni. Ieri mattina si è svolta l’udienza preliminare nei confronti dell’altro conducente dell’auto, finito a processo con l’accusa di omicidio stradale. L’uomo, un 47enne di Pavullo, sarà probabilmente giudicato con rito alternativo. Ieri l’udienza è stata rinviata per la quantificazione del risarcimento del danno e si sono costituite parti civili la moglie e le figlie di Masetti, oltre alla madre dell’uomo. Quel giorno le due gemelline, assieme alla mamma (32enne di origine rumena), erano state portate al Policlinico in condizioni di media gravità: la donna era rimasta in osservazione al Pronto soccorso per un trauma toracico, con le figlie anch’esse tenute in osservazione. Da quanto raccontato alcuni testimoni, l’auto condotta dall’imputato aveva improvvisamente sbandato verso sinistra, invadendo quindi la corsia dove viaggiava la famiglia per poi scontrarsi con l’auto condotta da Masetti, che procedeva in direzione della pianura.

I rilievi erano stati condotti dalla polizia locale. Ora il conducente, accusato di omicidio stradale, sarà giudicato con rito abbreviato ma non è escluso che patteggi la pena. Si attende ora la quantificazione del danno, anche se nessuna cifra potrà mai restituire Giorgio Masetti ai propri cari.

Valentina Reggiani