Va bene la ’piazza per la cultura’, con pedonalizzazione temporanea, spettacoli, arte e musica. Ma nei prossimi mesi la nuova vestizione avrà soprattutto il compito di raccontare alla città il restauro in corso dell’ex ospedale Sant’Agostino – "impresa titanica", l’ha definita il sindaco Mezzetti – che è curato dalla Fondazione di Modena. Dunque la presentazione di ieri è stata l’occasione per fare il punto su tempi e modi con cui, di qui al 2029, verranno restituiti alla città gli ambienti che ospiteranno i Musei universitari, le mostre di Fondazione Ago, il Museo della Figurina, le attività di FEM (Future Education Modena) e di DHMore.
A che punto siamo? Lo spiega il presidente di Fondazione Modena Matteo Tiezzi, partendo da un evento recente: la scopertura della facciata, a inizio maggio, per verificare l’andamento lavori, seguita dal riposizionamento del telo antipolvere, necessario per le finiture. A luglio verranno scoperti in via definitiva circa trenta metri di facciata sul lato ovest e sarà aperto un atrio del complesso, mentre fra settembre e ottobre dovrebbe essere scoperta l’intera facciata.
Si dovrà attendere l’autunno 2026 per vedere completata l’area espositiva di arte contemporanea della Fondazione Ago sul fronte di largo Sant’Agostino, mentre il completamento dell’edificio su via Berengario (nuova sede di Future Education Modena) è previsto per il dicembre 2026. Si passa poi a fine 2028 per l’area cosiddetta delle Tenaglie. Dulcis in fundo, nel giugno 2029, il completamento dell’area nord monumentale (Casa del cibo, Museo della Figurina) e delle corti esterne. Fin qui il cronoprogramma. Intanto nella piazza Sant’Agostino pedonalizzata (ma rimarrà una corsia per i bus) andranno in scena tra luglio e settembre una trentina di appuntamenti a ingresso gratuito (il programma a metà giugno). Si parte il 18 luglio, con l’attore e doppiatore Luca Ward.
e. t.