
Soliera, la retrospettiva sui dipinti e i filmati che riprendono l’artista al lavoro nell’atelier.
Inaugura sabato, alle 18 al castello Campori di Soliera, la mostra ‘Lorenzo Bonechi. Il codice del sacro’. Si tratta di una retrospettiva dell’artista toscano (Figline Valdarno, 1955-1994) nel trentennale della scomparsa, a cura di Antonio Natali e Giovanni Bonechi (figlio dell’artista), promossa dal Comune di Soliera e dalla Fondazione Campori, in collaborazione con l’Archivio Lorenzo Bonechi e la galleria d’arte Il Ponte. Attivo negli anni Ottanta e Novanta, esposto a Londra, New York, Vienna ma radicato nella campagna toscana del Valdarno, l’opera di Lorenzo Bonechi continua a risuonare corde profonde, contemporanee e insieme legate alla grande tradizione toscana del Trecento e del Quattrocento (Piero della Francesca, Paolo Uccello).Nelle sale del Castello vengono esposte trenta opere, in un originale percorso tra le diverse fasi della ricerca espressiva di Lorenzo Bonechi: dal ruolo centrale che riveste il disegno come pratica originaria e perentoria, all’utilizzo delle tecniche di incisione calcografica; dai dipinti materici di figurazione gestuale, di medio e grande formato, alle tempere su carta; oltre ai quaderni dell’artista provenienti dall’Archivio Lorenzo Bonechi e alla proiezione di un filmato che lo ritrae nell’atelier. "Il segno espressivo di Lorenzo Bonechi possiede un tale fascino e una così profonda capacità evocativa (e introspettiva) - commenta il sindaco di Soliera Caterina Bagni - che non poteva esserci proposta più adatta per dare seguito e sostanza al percorso del Castello dell’Arte".
m.s.c.