Abusi su una paziente in ospedale, la donna rifiuta il risarcimento: “Voglio giustizia, non visibilità”

Lo pneumologo Luca Richeldi è accusato di violenza sessuale ai danni di una quarantaduenne. Il giudice ha rinviato la decisione al prossimo 3 luglio. La parte offesa: “Non è stato solo un bacio”

Lo pneumologo modenese, professore Luca Richeldi, primario del Gemelli di Roma

Lo pneumologo modenese, professore Luca Richeldi, primario del Gemelli di Roma

Modena, 9 maggio 2024 – È stata rinviata al prossimo 3 luglio l’udienza del processo che vede imputato lo pneumologo modenese, professore Luca Richeldi primario del Gemelli di Roma per violenza sessuale ai danni di una paziente 42enne. Il gup di Roma, ieri, ha infatti aggiornato alla prossima udienza al fine di valutare la richiesta di patteggiamento convertita in pena pecuniaria di 49 mila euro avanzata dalla difesa. "Una scelta consentita dal legislatore – afferma il legale dell’imputato Ilaria Barsanti – ed effettuata per evitare tempi lunghi e gravi danni psicofisici e reputazionali. Queste vicende giudiziarie comportano dolore per tutti – sottolinea – anche per il danneggiato e i suoi familiari. L’ipotesi accusatoria è stata smentita dal mio assistito; si limita a poco più di un tentato bacio tant’è che la procura ha accettato il patteggiamento nei termini noti a pena sospesa". Ieri, nel corso dell’udienza che si è celebrata a Roma la difesa dell’imputato, (che non era presente in aula) ha offerto a titolo di risarcimento 10 mila euro che però la parte offesa ha rifiutato. I fatti contestati risalgono al febbraio del 2022: la presunta violenza sessuale ai danni della paziente sarebbe avvenuta al termine di una visita medica.

Oggi è stato offerto un risarcimento di diecimila euro che la persona offesa, presente in aula non ha accettato, "così come non ha mai accettato alcun tipo di risarcimento – sottolinea il legale della parte offesa, l’avvocata Ilenia Guerrieri –. Dato che chiedono una riduzione di pena per il risarcimento, se la persona offesa non lo accetta non si può applicare la riduzione delle generiche per il risarcimento del danno. Per questo il gip ha chiesto un rinvio, per valutare le citate questioni, invitando le parti a rivedere per i motivi emersi ed eventualmente un accordo diverso da riproporre nel caso in cui come fatto non venga accolto. La mia assistita non accetta alcuna somma di denaro: non ne ha bisogno e non cerca visibilità. La cosa vergognosa – continua – è che non è arrivata una presa di posizione dal Gemelli, ancora nessuno si è scusato con la mia assistita e si vuol far passare che non si tratta di violenza sessuale ma di un semplice bacio: c’è stata una aggressione nella stanza del professore, al Gemelli, come descritta nel capo di imputazione. Pertanto continuiamo a dire che per un fatto di giustizia non vogliamo una pena esemplare ma una pena giusta, con un programma terapeutico. Oggi (ieri, ndr) è stato depositato un programma che verrà svolto nell’ospedale dal responsabile del reparto di psichiatria del Gemelli e non ci sta bene: non dà garanzia di terzietà e il programma deve essere svolto nei centri deputati, i Cuav, e così garantiamo che si eviti il rischio di recidiva e tante altre cose".